I Taliban diffondono il video di due ostaggi occidentali rapiti cinque mesi fa
I due professori, un americano e un australiano, erano stati rapiti dall'Università americana di Kabul ad agosto del 2016. Ora chiedono a Trump di intervenire
I Taliban afghani hanno diffuso mercoledì 11 gennaio 2017 un video che mostra per la prima volta i due ostaggi, un americano e un australiano, rapiti da Kabul, in Afghanistan, ad agosto del 2016.
Si tratta di Timothy Weekes, australiano, e Kevin King, americano, entrambi professori presso l’Università americana di Kabul, dalla quale sono stati sequestrati cinque mesi fa.
Il video, ripreso il primo gennaio, mostra i due uomini, entrambi con la barba lunga, che chiedono alle rispettive famiglie di fare pressioni sul governo americano affinché negozi il loro rilascio.
Rivolgendosi al presidente eletto Donald Trump, che si insedierà il 20 gennaio, Weekes ha detto che i Taliban chiedono la liberazione dei compagni detenuti nella base aerea di Bagram e nella prigione di Pul-e-Charkhi.
“Sono detenuti illegalmente e i Taliban vogliono che siano rilasciati e scambiati con noi. Se non accadrà ci uccideranno”, dice Weekes nel video.
“Donald Trump, le chiedo per favore, è nelle sue mani”, dice l’uomo in lacrime. “Le chiedo per favore di negoziare con i Taliban. Se non negozia con loro, saremo uccisi”.
A settembre 2016, il Pentagono aveva dichiarato che le forze degli Stati Uniti avevano compiuto un raid per liberare i due ostaggi, ma gli uomini non si trovavano nel luogo attaccato.
I sequestri sono particolarmente diffusi in Afghanistan. La maggior parte delle vittime sono afghani e i rapitori appartengono in genere a bande criminali che chiedono riscatti.
Le vittime straniere, invece, solitamente sono rapite per scopi politici.
Nel 2016, un altro video diffuso dai Taliban mostrava un ostaggio americano e il marito canadese rapiti nel 2012 e chiedeva ai loro governi di convincere Kabul a non giustiziare i prigionieri Taliban.
(qui sotto il video degli ostaggi Weekes e King diffuso dai Taliban. Credit: YouTube)
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