Afghanistan, i Taliban sono entrati nella capitale della produzione d’oppio
Tarin Kot è il capoluogo della regione di Uruzgan, dove si coltivano i papaveri per la produzione di droga
I Taliban sono entrati a Tarin Kot, la capitale della provincia afghana centromeridionale di Uruzgan una delle regioni dove si produce il papavero da oppio, arrivando a minacciare gli edifici governativi e costringendo i leader locali a rifugiarsi all’aeroporto, che ospita una base militare.
I miliziani si sono fatti largo a colpi di arma da fuoco verso il compound del governo e il quartier generale della polizia di Tarin Kot, una città di 70mila abitanti.
Si rimpallano le responsabilità dell’avanzata lampo dei combattenti estremisti: secondo il capo della polizia Wais Samim, molti agenti si sono arresi ai Taliban e hanno lasciato i checkpoint senza combattere, mentre un altro poliziotto accusa i funzionari di governo locali di aver abbandonato la città.
In un comunicato diffuso online, i Taliban affermano di essere entrati in città e di aver preso il controllo dei checkpoint e della prigione, e accusano il governo locale di aver portato i detenuti con sé all’aeroporto come ostaggi.
Il comunicato aggiunge che sono in corso scontri strada per strada all’interno del centro cittadino.
L’offensiva e il conseguente apparente collasso del governo locale ricorda quanto successo nel 2015 a Kunduz, altro capoluogo provinciale finito brevemente nelle mani dei Taliban.
Il portavoce del presidente afghano Ashraf Ghani ha dichiarato che il governo centrale ha mandato rinforzi verso Tarin Kot. “Uruzgan non diventerà un porto franco per i terroristi”, ha detto Shah Hussain Murtazawi. Le forze armate americane stanno monitorando la situazione da Kabul, ma non sono stati lanciati raid aerei.
La provincia di Uruzgan è stata a lungo sotto il controllo dei Taliban e di altri signori della guerra attratti dalla redditizia produzione di droga che, nel corso dell’ultimo anno, è cresciuta del 22 per cento.
(Qui sotto la mappa dell’Afghanistan, con la provincia di Uruzgan in evidenza)