I Taliban liberano 350 persone da una prigione afghana
Un commando di talebani travestiti da poliziotti ha attaccato una prigione afghana aiutando a far evadere almeno 350 persone
Un gruppo di militanti talebani ha assaltato il carcere di Ghazni, una città circa 150 chilometri a sud della capitale Kabul, uccidendo 4 poliziotti e liberando almeno 350 persone. Nell’attentato sono morti almeno 7 membri del gruppo estremista.
Secondo il Governatore della provincia di Ghazni, un commando di talebani si è presentato davanti al carcere armato e in divisa militare. Successivamente, almeno due uomini si sarebbero fatti esplodere davanti al cancello d’ingresso, permettendo agli altri di liberare i prigionieri forzando le celle.
Dei 436 detenuti del carcere, ne restano soltanto 81. Il ministero dell’Interno afghano ha confermato la fuga di 355 persone, di cui almeno 148 rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale, e 207 sono criminali.
La scelta di questo carcere come obiettivo sarebbe stata dettata dalla sua scarsità di personale di sicurezza. Le strade d’accesso alla prigione erano state minate dai talebani per impedire l’arrivo dei rinforzi. Un veicolo armato dell’esercito è saltato in aria proprio nel tentativo di raggiungere il luogo dell’attentato.
Questo è il terzo grande attacco alle prigioni afghane condotto dai Taliban dal 2008, e porta il numero totale di evasi a quota 1.400.
I talebani si servono di questi attentati soprattutto per stimolare la morale dei combattenti del gruppo, divisi tra di loro sulla scelta del nuovo leader dopo la morte del fondatore Mullah Mohammad Omar.
L’attentato è un’ulteriore prova delle precarie condizioni in cui riversa l’amministrazione afghana. Le forze di sicurezza del Paese non sono ancora sufficienti a fronteggiare le minacce costituite dai talebani.