Sudafrica: l’ex presidente Jacob Zuma, imputato per corruzione e condannato per oltraggio, si è costituito
L’ex presidente sudafricano Jacob Zuma si è costituito. Condannato a 15 mesi di carcere per oltraggio, Zuma, “ha deciso di rispettare l’ordine di arresto. Si sta recando in una struttura correttiva”, ha reso noto su Twitter la fondazione che lo rappresenta, pochi minuti prima dell’ultimatum fissato dalla giustizia a mezzanotte.
Zuma, 79 anni, è stato condannato perché, a febbraio, non si è mai presentato a testimoniare davanti alla commissione che lo vede imputato per corruzione. È accusato di aver accettato tangenti sulla fornitura di armi della società francese Thales al Sudafrica. Nel 1999, su un affare da 2 miliardi di dollari, l’ex presidente avrebbe preso tangenti per 34.000 dollari all’anno per proteggere l’azienda. Il politico ha respinto le accuse definendole “caccia alle streghe politicamente motivate contro di me”.
Intanto i suoi avvocati prendono tempo impugnando la sentenza. Hanno chiesto che venga rivista dato che il caso è riferito a fatti risalenti a venti anni fa. Ma visto che la Corte costituzionale è l’organo di giustizia più alto sarà difficile che la annulli. Bisognerà attendere il 12 luglio.
Zuma si era inizialmente rifiutato di consegnarsi, oggi la decisione. Sua figlia, Dudu Zuma-Sambudla, in seguito ha scritto su Twitter che suo padre era “in viaggio [verso il carcere] ed era ancora di buon umore”.