Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:10
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

“L’esercito guarda la gente morire senza fare nulla. Ecco perché stiamo protestando in Sudan”

Immagine di copertina
Manifestanti anti-governativi a Omdurman il 20 gennaio 2019. Le autorità hanno lanciato lacrimogeni sulle persone scese in strada a protestare. Credit: AFP

Nel paese africano da oltre un mese sono in corso proteste contro il presidente Omar al-Bashir, al potere da 30 anni. La testimonianza di uno dei manifestanti:

Mohammed Mahjoub ha 36 anni ed è membro della campagna politica “Sudan of the future” (Sudan del futuro). Insieme a migliaia dei suoi concittadini, nell’ultimo mese è sceso in piazza a manifestare a Khartum, capitale del Sudan.

TPI.it lo ha contattato via Whatsapp, nonostante il blocco dei social media disposto dalle autorità sudanesi, per farsi raccontare cosa sta accadendo.

Perché state protestando in Sudan?

La causa principale è la ricerca di libertà da parte del popolo sudanese. Chi dice che protestiamo per il prezzo del pane sbaglia, penso siano stati i media statali a mandare in giro questa informazione. Ma è falso.

La ragione principale ha a che fare con il regime dittatoriale islamico. Non riguarda solo il presidente Omar al-Bashir, riguarda una parte della Fratellanza Musulmana, alleata con l’esercito. Hanno preso il potere nel 1989 e non hanno mai preso in considerazione progresso, libertà, democrazia, libertà d’espressione. Stanno governando col pungo di ferro.

Dal 2011, quando ci fu la divisione dal Sud Sudan, il paese sta vivendo molte problematiche, economiche, sociali e a livello internazionale. E il governo sta gestendo male l’agenda. L’economia del Sudan ora dipende solo da paesi esterni che pagano, Arabia Saudita, Cina, Qatar. Non c’è produzione nel paese, non c’è lavoro né futuro.

> QUI COSA STA SUCCEDENDO IN SUDAN
Ma la gente ha davvero problemi a comprare da mangiare?

Il problema è la disponibilità del grano, del petrolio, persino del contante. Non c’è più contante nelle banche. Abbiamo sopportato questa situazioni per mesi, prima dell’inizio della rivoluzione.

A Khartum ogni giorno la gente sta in fila allo sportello dalle 8 del mattino e non può neanche prelevare tutti i suoi soldi. Ci sono file anche per il carburante, e il governo sta contingentando il pane, non se ne possono comprare più di 30 pezzi.

Qual è la posizione delle autorità?

Quando le proteste sono iniziate fuori da Khartum, nelle città di Damazen, Obaied, Atbra, Barabar,
Dongola, Portsudan, l’esercito sudanese stava dalla parte della gente e la proteggeva dal National Intelligence and Security Service (NISS).

Purtroppo la NISS è dalla parte di al-Bashir. L’esercito ha protetto i manifestanti in molte città, ma a Karthum non intervengono. Anche la polizia si è tirata fuori.

Ogni volta che c’è una protesta – noi le chiamiamo marce – ci sono lanci di lacrimogeni sulla gente e spari sulla folla.

Dall’inizio della protesta oltre 52 persone sono state uccise, in diverse città. Alcuni stimano che 800 persone siano state arrestate dal NISS. L’esercito resta fermo a guardare la gente morire, senza fare nulla.

Il capo dell’esercito, il generale Kamal Abdul-Marouf, ha dichiarato di recente che l’esercito sta al fianco di al-Bashir.

Leggi anche: Sudan, proteste contro il presidente Al Bashir. Parla la comunità sudanese in Italia: “Governo criminale e assassino”
Come stanno raccontando le proteste i media sudanesi?

Purtroppo tutti i media in Sudan sono controllati dal regime. Non c’è nessuna copertura delle proteste. Anche se c’è una protesta per strada in questo momento, la televisione trasmette tutt’altro.

È la National Intelligence and Security Service che decide cosa uscirà sui giornali. Inoltre il governo ha bloccato i social media.

Quanto a lungo andrete avanti con le proteste?

Finché Omar al-Bashir non cadrà. Abbiamo il nostro hashtag “#تسقط_بس” (#justfall) che vuol dire che non smetteremo di protestare fino a quando non ci libereremo dal regime.

Al Bashir è al potere dal 1989. Come mai la popolazione sta insorgendo proprio adesso?

La situazione in Sudan è critica e difficile da descrivere. C’è stato un golpe militare appoggiato dal movimento islamista in Sudan, nel 1989. Da quel momento loro hanno iniziato a controllare la vita politica, economica, e il lavoro. Hanno persino licenziato gli impiegati pubblici per rimpiazzarli con quelli che aderivano al movimento islamico.

Ogni elezione da quel momento è stata vinta coi brogli. Attaccano chiunque non sia nel movimento. Usano due strumenti di controllo: i media e l’educazione.

Inoltre hanno creato divisione tra i vari stati da cui è composto il Sudan e generato problemi tra i diversi gruppi etnici. Oggi se sei malato devi andare fuori dal Sudan per avere le giuste cure. Per cui ci sono molte ragioni per cui le persone non sono insorte finora. Usano metodi di distrazione e hanno avuto molto successo in questo.

Cosa pensi che succederà se al-Bashir si dimetterà?

Il paese sarà governato da un Consiglio civile per un periodo di transizione, con un parlamento transitorio per scrivere la costituzione e preparare il paese alla democrazia. Poi si terranno le elezioni.

Leggi anche: Rilasciata la giornalista italiana fermata in Sudan da sedicenti poliziotti
Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra di Israele a Gaza contro Hamas e in Libano contro Hezbollah, le ultime notizie. | DIRETTA
Esteri / Elezioni presidenziali Usa 2024, i risultati: chi ha vinto | Diretta live
Esteri / Elezioni Usa, pubblicate almeno 68 fake news in 65 giorni
Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra di Israele a Gaza contro Hamas e in Libano contro Hezbollah, le ultime notizie. | DIRETTA
Esteri / Elezioni presidenziali Usa 2024, i risultati: chi ha vinto | Diretta live
Esteri / Elezioni Usa, pubblicate almeno 68 fake news in 65 giorni
Esteri / E e se i sondaggi per l’ennesima volta non ci avessero preso?
Esteri / Alluvione Valencia, nessuna vittima al centro commerciale. Il re e il premier Sánchez contestati. Allarme rosso ora a Barcellona
Esteri / Israele cancella l'accordo di cooperazione con l'Agenzia Onu per i palestinesi
Esteri / Quanto tempo ci vorrà per scoprire chi avrà vinto le elezioni americane?
Esteri / Il suicidio economico di Israele: -20% del Pil pur di distruggere Gaza. E quest’anno chiuderanno migliaia di aziende
Esteri / Trump: “Proteggerò le donne, che a loro piaccia o meno”. Kamala Harris: “Vuole decidere per voi”
Esteri / Libano, Unifil: “Presi di mira più di 30 volte solo a ottobre: una ventina di attacchi da Israele”