Getta la figlia di sei mesi in uno stagno ghiacciato perché è stressato dal Natale
La piccola, in gravi condizioni, potrebbe sopravvivere anche se non si escludono danni permanenti alla salute
Ha gettato la figlia di sei mesi in uno stagno ghiacciato perché era stressato dall’arrivo delle festività natalizie. Negli Stati Uniti un uomo di 28 anni si è sbarazzato così, e raccontando il tutto con molta calma alle autorità, della sua bambina. Jonathon Zicarelli – è questo il suo nome – ha anche assicurato gli agenti che la piccola fosse morta. Ma la storia ha preso un’inaspettata piega.
La vicenda
Il caso, riportato dall’Irish Sun, è accaduto a Greenwood, nel Missisipi. L’uomo, nel dicembre 2018, ha quindi buttato la figlia nel lago per alleggerire la moglie oberata di impegni sotto Natale.
Nello specifico, ha raccontato agli agenti Zicarelli, aveva appoggiato la piccola sul ciglio dell’acqua dopo che si era assicurato – con varie immersioni – che sarebbe morta vista la profondità e la temperatura dell’acqua.
La polizia – guidata da Greg Hallgrimson e Tom Calhoun – si è precipitata sul luogo e ha cercato di salvare la bimba di sei mesi. Il suo corpo privo di sensi – ma è ancora viva – è stato trovato mentre galleggiava. In stato di ipotermia – fango, erba e acqua nei polmoni e nella bocca – è stata trasportata dai paramedici in ospedale. La piccola, in gravi condizioni, potrebbe sopravvivere anche se non si escludono danni permanenti alla sua salute. Sembra che sia stata in acqua “solo” dieci minuti.
Il 28enne è stato arrestato e si trova in carcere con l’accusa di tentato omicidio.
L’ipotermia si verifica quando la temperatura di un organismo vivente scende al di sotto del valore ideale per svolgere vita attiva e, dunque, provoca uno stato di inerzia.
Il meccanismo può essere fisiologico – è il caso dei mammiferi che presentano una fase di letargo invernale – o patologico, quando cioè viene messa in crisi la termoregolazione. L’ipotermia, però, può anche essere causata a scopo clinico per diminuire le normali reazioni biochimiche: frenando il metabolismo, si ha la possibilità di intervenire con più calma nelle diverse pratiche mediche.
In quest’ultimo caso l’ipotermia è la condizione che si registra quando la temperatura di un individuo è inferiore ai 35 °C e che, se non presa in tempo, può trasformarsi in assideramento.