Le teorie complottiste dei gilet gialli sull’attentato a Strasburgo
Dal coinvolgimento del presidente Macron all'orario di pubblicazione di un post della Prefettura: la rete ha cercato la "verità" dietro l'attacco in Francia
L’attacco a Strasburgo dell’11 dicembre 2018 è stato condotto da un uomo identificato dalla polizia come Cherif Chekatt, già noto alle forze dell’ordine e schedato con la lettera “S”. Nell’attacco hanno perso la vita tre persone e tra i feriti risulta esserci anche un italiano.
Fin da subito hanno iniziato a diffondersi in rete teorie complottiste principalmente tra i gilet gialli, che hanno condiviso su Twitter e Facebook la “verità” dietro l’attacco.
Secondo una delle teorie che ha trovato maggior sostegno, l’attentato sarebbe “un colpo di Stato” organizzato dallo stesso presidente Marcon per poter distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica.
Il Presidente francese avrebbe intenzione di approfittare del panico causato dall’attentato per rendere più restrittive le misure di sicurezza nel paese e impedire ai gilet gialli di protestare nuovamente sabato 15 dicembre.
Non tutti i gilet gialli sono d’accordo con chi ha esposto in rete queste teorie complottiste e in molti si sono presto dissociati.
I manifestanti che invece credono che quello di Strasburgo non sia un semplice attentato fanno riferimento a un post pubblicato dalla Prefettura della regione Grand-Est intorno alle 11:47. L’attacco è stato compiuto solo alle 20 dello stesso giorno.
“È una cospirazione, un colpo di stato fatto anche male”, si legge tra i commenti del messaggio rilasciato dalle autorità.
“Il prefetto ha twittato l’evento questa mattina alle 11:47”, ha scritto un altro utente, ricondividendo il post.
Ma contrariamente a quanto so pensa, la prefettura non ha previsto l’attacco per le strade di Strasburgo. Come spiegato da diversi siti, si tratta di un errore causato da alcune impostazioni di Twitter: l’account della Prefettura è impostato sul fuso orario del Pacifico, il che significa che è nove ore indietro rispetto all’ora francese.
Un altro utente invece ha affermato che se qualcuno vuole compiere un attentato non apre il fuoco alle 20 in un mercatino di Natale poco frequentano, ma colpisce sugli Champs-Elysees in un orario di punta.