Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:00
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Home » Esteri

Omosessuali, non criminali

Immagine di copertina

La storia di Alan Turing, che ha decifrato i codici nazisti durante la guerra, e del reato di omosessualità in Gran Bretagna

“Sono le persone che nessuno immagina che possano fare certe cose, quelle che fanno cose che nessuno può immaginare”.

Morten Tyldum, regista norvegese di 47 anni che ha diretto The Imitation Game, ha utilizzato citazioni come questa per raccontare la storia di Alan Turing, il brillante crittografo e matematico considerato uno tra i più grandi eroi di guerra non riconosciuti della Gran Bretagna.

Nel pieno del secondo conflitto mondiale, Turing entrò a far parte del Department of Communication di Bletchley Park, a Londra. Come capo del gruppo di crittografi, il suo compito era quello di decifrare i codici utilizzati nelle comunicazioni tedesche, criptati attraverso l’impiego della macchina nota con il nome di Enigma.

Dopo quasi quattro anni riuscì nell’intento, consentendo così agli Alleati di conoscere e anticipare gli attacchi delle forze militari naziste.

I suoi sforzi, insieme a quelli dei colleghi, hanno fatto sì che 14 milioni di vite fossero salvate dal massacro: lo stesso Winston Churchill vide nel lavoro di Turing “il singolo contributo più significativo per la vittoria delle forze Alleate”.

Dell’incredibile impresa del matematico e della sua squadra di crittografi, però, il mondo non seppe nulla per trent’anni: i risultati ottenuti durante la progettazione della macchina di decrittazione furono coperti dal segreto per volontà del governo britannico.

Così facendo si negò loro la possibilità di ricevere quei riconoscimenti che la comunità scientifica avrebbe poi conferito solo nei primi anni Settanta, quando i servizi segreti inglesi autorizzarono la pubblicazione delle prime informazioni relative alle attività svolte a Bletchley Park.

Il più grande segreto che Alan Turing abbia mai dovuto mantenere non è però legato all’aver decifrato una serie di codici, bensì alla sua vita privata. Turing infatti era omosessuale e questo, per la legge britannica vigente nel dopoguerra, costituiva reato.

Arrestato con l’accusa di aver avuto rapporti sessuali con altri uomini, dovette scegliere se scontare la condanna per due anni in carcere, o sottoporsi alla castrazione chimica mediante l’assunzione di estrogeni: pur di non abbandonare l’attività scientifica, optò per la seconda.

Lo sviluppo dei seni, la perdita delle capacità motorie e il continuo rilascio delle sostanze chimiche nel suo corpo anche al termine dei due anni di pena, spinsero Turing al suicidio a soli 41 anni. Anche le cause che lo indussero a compiere un tale gesto furono a lungo negate , non diversamente dal suo contributo prestato al governo inglese come crittografo.

TPI esce in edicola ogni venerdì

Puoi abbonarti o acquistare un singolo numero a €2,49 dalla nostra app gratuita:

Dopo la sua morte, la battaglia della famiglia Turing per il riconoscimento dei trattamenti omofobi e disumani subiti dal loro familiare, si è intrecciata con le lotte portate avanti in quegli anni per l’abolizione della cosiddetta “gross indecency” lawun emendamento legale del 1885 che criminalizzava l’omosessualità.

Sebbene il reato di omosessualità sia stato depenalizzato in Inghilterra e Galles tredici anni dopo la morte del matematico, avvenuta nel 1967, solamente nel 2009 il governo britannico ha riconosciuto formalmente l’ingiustizia della condanna scontata da Turing.

A questo ha fatto seguito una petizione inviata a Downing Street su iniziativa dell’informatico JohnGraham-Cumming per la concessione della grazia postuma, accordata dalla regina Elisabetta II nel 2013.

The Imitation Game è stato premiato quest’anno con l’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale. I meriti di questa pellicola però vanno ben oltre l’ambiente hollywoodiano: la rappresentazione cinematografica della vita tormentata dello studioso ha ricordato al mondo che le discriminazioni contro gli omosessuali non appartengono a un passato così remoto.

Oltre a Turing, in Gran Bretagna sono ancora 49 mila le vittime di quella stessa legge a cui non è mai stata riconosciuta la grazia postuma. Forte della pubblicità generata dal film il giornalista americano Matthew Breen, insieme alla famiglia Turing, ha lanciato in questi giorni una petizione sul sito Change.org finalizzata a tale scopo.

Nella prima settimana, 366 mila persone hanno appoggiato la sua causa, tra cui Stephen Fry, celebre attore e scrittore inglese, e lo stesso Benedict Cumberbatch, che nel film ha interpretato il ruolo di Turing.

In un recente tweet, Breene ha spiegato la sua scelta di lanciare la petizione sostenendo che “tutte quelle 49 mila persone meritano di vedersi riconoscere le ingiustizie subite da parte del governo britannico, provocate da una legge non solo intollerabile, ma che ha causato loro danni fisici e morali irreparabili. Alan Turing ha ricevuto la grazia postuma nel 2013, e ciascuno di essi ha diritto allo stesso trattamento”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Groenlandia: il vicepresidente Usa Vance arriva sull'isola. Il nuovo premier: "Non vogliamo diventare americani"
Esteri / Usa, dottoranda turca arrestata per aver scritto un articolo contro il “genocidio di Israele”
Esteri / Proteste anti-Erdogan in Turchia: tra i manifestanti in fuga dalla polizia spunta anche Pikachu
Ti potrebbe interessare
Esteri / Groenlandia: il vicepresidente Usa Vance arriva sull'isola. Il nuovo premier: "Non vogliamo diventare americani"
Esteri / Usa, dottoranda turca arrestata per aver scritto un articolo contro il “genocidio di Israele”
Esteri / Proteste anti-Erdogan in Turchia: tra i manifestanti in fuga dalla polizia spunta anche Pikachu
Esteri / Russia, il piano di Putin per l’Ucraina: “Un governo provvisorio sotto l’egida dell’Onu e poi le elezioni”
Esteri / Terremoto di magnitudo 7.7 nel Sud-est asiatico: si temono “migliaia di vittime”
Esteri / Gaza: 896 morti dal 18 marzo, 43 nelle ultime 24 ore. Axios: "Netanyahu ha incaricato il Mossad di trovare i Paesi disposti ad accogliere i palestinesi sfollati dalla Striscia”. Idf: “Compiuti oggi 25 raid a Gaza e 15 in Libano”. Bombardata anche la periferia di Beirut. Usa appoggiano Tel Aviv
Esteri / Deputata trumpiana attacca giornalista inglese: “Non ci frega un ca**o della tua opinione, torna nel tuo Paese”
Esteri / Sanzioni alla Russia, aiuti militari a Kiev, truppe di pace: ecco cosa ha deciso il vertice di Parigi sull'Ucraina
Esteri / Gli Usa hanno approvato la vendita di 2 miliardi di dollari di droni militari al Qatar
Esteri / Algeria: lo scrittore Boualem Sansal condannato a cinque anni di carcere