Di Maio: “L’Italia blocca l’export di armi verso la Turchia”
Già molti paesi hanno autonomamente interrotto la vendita di materiale bellico ad Ankara, tra cui Francia, Germania, Paesi Bassi, Norvegia
Di Maio: “L’Italia blocca l’export di armi verso la Turchia”
“Nelle prossime ore l’Italia varerà un decreto ministeriale che devo firmare come ministro degli Esteri per bloccare l’export di armamenti verso la Turchia per tutto quello che riguarda il futuro dei prossimi contratti e dei prossimi impegni”. Queste le parole del ministro degli Esteri Luigi Di Maio a margine del Consiglio europeo in Lussemburgo.
“Domani sarò in Parlamento – aggiunge Di Maio – perché mi hanno chiesto di riferire, e nell’ambito di quell’informativa spiegherò anche i dettagli di quello che facciamo su questa iniziativa per il blocco di export di armamenti verso la Turchia attraverso un decreto ministeriale”.
La situazione in Siria è molto grave: dall’inizio dell’offensiva turca il bilancio è già di 150 vittime, di cui 52 civili. Oltre 200mila persone in fuga. L’Oms ha lanciato l’allarme per gli attacchi agli ospedali e il bisogno di cure per 1 milione e mezzo di persone.
E l’Unione europea si mobilita per chiedere lo stop alla vendita di armi dall’Europa alla Turchia. Già molti paesi hanno autonomamente interrotto la vendita di materiale bellico ad Ankara, tra cui Francia, Germania, Paesi Bassi, Norvegia. (Qui la lista completa).
Lo stop all’export italiano verso la Turchia
Intanto, poche ore fa è arrivato l’appello congiunto del presidente francese Emmanuel Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel per chiedere a Erdogan di fermare l’offensiva nel Rojava. Anche il ministro degli Esteri italiano ha preso una netta posizione contro Erdogan. “Al consiglio Esteri saremo categorici”, ha affermato il titolare della Farnesina Luigi Di Maio. “La Turchia deve cessare questa azione militare ma soprattutto noi chiederemo come Italia di bloccare la vendita di armamenti ad Ankara” da parte di tutta l’Europa.
“Italia e Francia sollecitano la Turchia a cessare subito le operazioni militari nel nord est della Siria, condannandole. È cruciale che l’Ue mantenga una posizione unita sulla Siria e parli con una voce sola”. Sono le parole del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e del suo omologo francese, Jean-Yves Le Drian, durante un bilaterale prima dell’inizio del Consiglio Esteri dell’Ue a Lussemburgo.
Dello stesso avviso anche la Germania: “Penso che la posizione di tutti gli Stati membri sia che non vogliamo sostenere le operazioni militari della Turchia nel nord-est della Siria e che non possiamo fornire le armi per questo. Tuttavia è importante proseguire nel dialogo con Ankara in modo da avere influenza su di loro, perché se questo non dovesse funzionare, dovremo pensare ad altre misure”, ha detto il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas entrando al Consiglio Ue.
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