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Home » Esteri

Stati Uniti, fallisce la più antica azienda di produzione di armi del paese

Immagine di copertina
Remington è stata fondata nel 1816. Credit: Afp

La Remington Outdoor ha un debito di un miliardo di dollari. Negli Stati Uniti è scoppiata un'ondata di proteste contro la vendita delle armi.

La più antica industria di armi degli Stati Uniti, la Remington Outdoor, ha presentato domanda per la bancarotta in seguito al crollo delle vendite, martedì 27 marzo 2018.

Le vendite della Remington Outdoor erano diminuite notevolmente negli ultimi anni, come dichiara il capo dell’ufficio finanziario dell’impresa nei documenti presentati alla Corte.

Recentemente negli Stati Uniti  è aumentata la richiesta di una nuova legislazione sul controllo delle armi, dopo che, a febbraio 2018 una sparatoria in una scuola della Florida ha provocato 17 vittime.

L’evento ha riaperto il dibattito sulle armi e sabato 24 marzo milioni di persone sono scese in strada per protestare durante la “March for our lives” in varie città statunitensi.

Alcuni venditori di armi hanno alzato il limite di età per la vendita di alcune armi a 21 anni, mentre altri hanno smesso di acquistare quelle semiautomatiche.

Tuttavia, pare non vi siano collegamenti tra il fallimento della Remington e il controllo sulle armi. L’azienda infatti è fallita per degli errori nella gestione finanziaria e in seguito alla produzione di prodotti difettosi.

Il debito della Remington Outdoor ammonta a più di 1 miliardo di dollari ed è stato accumulato dal proprietario Cerberus Capital Management in dieci anni di acquisizioni.

Le vendite dell’azienda sono crollate l’anno scorso, fermandosi a soli 630mila dollari, la metà rispetto al 2013.

Il piano di ristrutturazione dell’azienda dovrebbe eliminare la maggior parte del debito accumulato.

L’impresa era stata fondata 200 anni fa, nel 1816, ed era famosa per la produzione di fucili.

Adesso la Remington Outdoor continuerà a produrre sotto un nuovo proprietario.

È la seconda azienda di questo genere a chiudere. Nel 2015 anche la Colt ha dichiarato fallimento.

I compratori di armi sono meno preoccupati riguardo a una stretta sulla vendita delle armi da quando Trump è alla Casa Bianca. Ciò avrebbe inciso negativamente sulle vendite delle aziende, secondo quanto riferiscono alcuni analisti.

Due anni fa infatti le imprese avevano aumentato l’acquisto delle armi temendo una stretta sulle vendite da parte di un possibile governo Clinton.

In occasione della marcia contro le armi di sabato 24 marzo, la nipote di Martin Luther King ha tenuto un discorso contro le armi.

Il 28 febbraio 2018 la catena di supermercati Walmart ha annunciato che non venderà  più armi ai minori di 21 anni, seguendo l’esempio della Dick’s Sporting Goods.

Nel 2012, venti bambini erano stati uccisi in una sparatoria in una scuola primaria del Connecticut da un assalitore che aveva utilizzato un fucile prodotto da Remington. Le famiglie delle vittime hanno fatto causa all’azienda.

L’11 marzo 2018 la Casa Bianca ha affermato che il governo degli Stati Uniti attingerà ai fondi del Dipartimento di giustizia per formare il personale scolastico nell’utilizzo delle armi da fuoco per prevenire la violenza nelle scuole.

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