Gli Stati Uniti lanciano un attacco missilistico contro la Siria – LIVE
Il presidente Donald Trump ha ordinato la risposta militare all'attacco chimico del 4 aprile. Cinquantanove missili hanno colpito la base militare di Shayrat
Gli Stati Uniti hanno lanciato intorno alle 20.45 (ora di Washington) del 6 aprile un attacco su una base aerea in Siria come risposta all’uso di armi chimiche contro i civili di cui l’amministrazione Trump accusa il regime di Assad. Secondo fonti ufficiali, sono stati lanciati 59 missili Tomahawk da due navi americane di stanza nel Mediterraneo.
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L’obiettivo dell’attacco è stato la base aerea di Shayrat nel centro della Siria che viene considerato il punto di origine dell’attacco chimico del 4 aprile. I missili hanno puntato e colpito piste, apparecchi e zone di rifornimento. Si tratta del primo attacco ordinato da Washington nei confronti delle forze lealiste al presidente siriano Assad. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha comunicato in un discorso che il bombardamento americano è stato ordinato “nel vitale interesse della sicurezza del paese”.
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14:45 – L’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue Federica Mogherini ha fatto sapere che gli Stati Uniti “hanno informato” l’Unione europea del lancio di missili in Siria con la “ragionevole intenzione” di prevenire la diffusione del ricorso ad armi chimiche. Mogherini ha sottolineato che i raid sono limitati e hanno lo scopo di prevenire ulteriori attacchi con armi chimiche, secondo quanto riferito da Washington.
14:40 – Anche il primo ministro canadese Justin Trudeau ha detto di sostenere l’attacco missilistico degli Stati Uniti in Siria, condannando il ricorso ad armi chimiche.
14:30 – “La Siria e i suoi alleati risponderanno in maniera appropriata a quest’aggressione”, ha detto Buthayna Shaaban, consigliere politico del presidente siriano Bashar al-Assad. Intervistata dalla tv panaraba al Mayadin, vicina all’Iran, Shaaban ha assicurato che “il coordinamento tra Damasco e suoi alleati (la Russia e l’Iran) continua”.
13.50 – “Gli attacchi degli Stati Uniti mostrano la necessaria risolutezza contro i barbari attacchi chimici. La Ue lavorerà con gli Usa per mettere fine alla brutalità in Siria”. Lo ha dichiarato su Twitter il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk.
13.15 – Il presidente siriano Bashar al-Assad ha definito l’attacco statunitense come “incauto e irresponsabile”.
12.13 – Secondo l’agenzia di stampa nazionale siriana l’attacco contro la base militare di Shayrat ha causato la morte di nove civili tra i quali quattro bambini nei pressi della città di Homs. L’agenzia Sana ha riferito anche di sette persone ferite. Il governatore di Homs Talal Barazi aveva detto precedentemente che il bilancio dell’attacco era di sette persone. Non è chiaro se si tratta delle stesse morti.
10.44 – Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha detto che l’attacco americano in Siria “è un atto di aggressione con un pretesto assolutamente inventato” e “ricorda la situazione del 2003, quando gli Usa e la Gran Bretagna, con alcuni loro alleati, hanno invaso l’Iraq”.
9.40 – Il portavoce del ministro degli Esteri cinese Hua Chunying ha detto che è necessario lavorare per evitare un ulteriore deterioramento della situazione in Siria e ha invitato tutte le parti a raggiungere accordi politici.
9.40 – Il portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha invocato l’istituzione di una no-fly zone e la creazione di aree di sicurezza in Siria.
9.20 – L’esercito siriano ha riferito che l’attacco ha causato 6 vittime e molti danni.
9.15 – Il ministro della Difesa britannico Michael Fallon ha comunicato di essere stato contattato dal segretario della Difesa statunitense James Mattis nella serata del 6 aprile prima che venissero lanciati i missili contro la base di Shayrat. Gli Stati Uniti erano interessati ad avere l’opinione del Regno Unito sulle responsabilità del regime di Assad nell’attacco chimico del 4 aprile a Idlib.
9.14 – L’opposizione siriana ha accolto favorevolmente l’attacco degli Stati Uniti contro la base aerea siriana e ha chiesto di lanciarne altri.
9.00 – Il ministro siriano Ramez Turjman ha definito come limitato nel tempo e nello spazio l’attacco statunitense e non prevede un’escalation militare a seguito dell’azione.
8.26 – Il governo del Regno Unito ha comunicato di supportare pienamente il bombardamento degli Stati Uniti.
8.20 – Il vice primo ministro turco Numan Kurtulmus ha espresso parere positivo nei confronti dell’azione militare statunitense contro la base siriana di Shayrat ritenendo necessaria una forma di punizione internazionale nei confronti di Bashar al-Assad.
8:16 – L’agenzia di stampa Interfax riferisce che non ci sarebbero vittime russe a seguito dei bombardamenti contro la base militare di Shayrat.
8:06 – Il presidente russo Vladimir Putin ritiene che l’attacco missilistico degli Stati Uniti sia una violazione della legge internazionale e un’aggressione contro uno stato sovrano. Il portavoce del Cremlino aggiunge che l’azione militare ha gravemente danneggiato le relazioni tra Stati Uniti e Russia.
7.55 – L’Iran ha condannato l’attacco americano sulla Siria: “Un’azione unilaterale è pericolosa, distruttiva e viola i principi del diritto internazionale”. A riferirlo è stato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Bahram Ghasemi.
7:53 – Il governatore di Homs ha comunicato che ci sarebbero vittime civili in un villaggio vicino alla base militare di Shayrat, obiettivo dell’attacco missilistico statunitense. Lo riporta la televisione libanese al- Maydeen.
7.42 – Le autorità statunitensi hanno comunicato che nella base militare di Shayrat erano presenti militari russi. Secondo l’agenzia Reuters le forze russe sarebbero state preventivamente informate dell’attacco che comunque non ha colpito l’area della base in cui si trovavano i militari di Mosca.
7.24 – L’Osservatorio siriano per i diritti umani comunica la presenza di quattro vittime tra i soldati siriani nella base militare di Shayrat colpita dai missili statunitensi. La base sarebbe stata quasi completamente distrutta.
6.57 – Il Comitato di Difesa della Duma definisce l’attacco statunitense come un atto di aggressione pericoloso per la stabilità dell’area mediorientale e annuncia la richiesta di un Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
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