Una start up vuole portare i bidet nelle case statunitensi
La start up Tushy ha recentemente raccolto 500mila dollari per realizzare un apparecchio da applicare al water per svolgere le funzioni di un bidet
Per quanto nelle case italiane, europee e di molti altri paesi del mondo il bidet sia un oggetto comunissimo, i paesi di cultura anglosassone non hanno mai adottato l’abitudine di installarlo nei propri bagni.
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Per ovviare a questa mancanza, l’imprenditrice Miki Agrawal ha fondato la start up Tushy, che ha recentemente raccolto investimenti per 500mila dollari per realizzare un apparecchio da applicare al water per svolgere le funzioni che normalmente sarebbero di un bidet.
Secondo i fondatori, oltre alle abitudini culturali, uno dei motivi per cui i bidet non hanno preso piede presso gli statunitensi ha a che fare con il fatto che siano ingombranti e costosi, soprattutto per chi dispone di abitazioni molto piccole.
Tushy offre un accessorio del costo di 69 dollari, collegabile a una toilette senza particolari competenze, in grado con un tubo apposito di utilizzare l’acqua dell’impianto idraulico, il tutto in un quarto d’ora, secondo quanto pubblicizzato dalla start up.
Secondo la fondatrice, questo è anche un modo per ridurre il consumo di carta igienica, per la cui produzione ogni anno sono utilizzati circa 15 milioni di alberi.
Ecco alcune foto del prodotto diffuse dall’azienda, in attesa di capire se questo possa avere successo presso gli utenti a cui è destinato:
(Credit: Tushy)
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