Una campagna pubblicitaria ha definito Vilnius, la capitale della Lituania, il “punto G” dell’Europa
La Chiesa cattolica ha chiesto di rimuovere i cartelloni dalle strade di Vilnius, la capitale, dove a settembre arriverà in visita papa Francesco
L’agenzia del turismo di Vilnius, la capitale della Lituania, è al centro di accese polemiche per una campagna che pubblicizza la città paragonandola al corpo femminile.
L’iniziative, che vuole incoraggiare il turismo nello stato baltico, raffigura una donna poggiata su una cartina geografica dell’Europa. La mano della ragazza afferra la Lituania in una postura che sembra suggerire un intenso piacere sessuale e una didascalia recita: “Vilnius, il punto G dell’Europa. Nessuno sa dove si trova ma quando lo trovi è sorprendente”.
Il poster, ideato da due studenti ventenni del The Atomic Garden School, è stato diffuso per le strade della capitale, che ospiterà papa Francesco il prossimo mese di settembre.
Il cartellone è stato criticato dalla chiesa cattolica, molto influente nel paese, che ha polemizzato sull’uso della sessualità femminile per uno scopo pubblicitario e ha ribadito che l’immagine restituisce “un’idea sbagliata” di Vilnius, città con una popolazione da 540mila persone.
In un primo momento il governo aveva chiesto di rimandare il lancio della campagna di marketing dopo la visita del papa. Ma il primo ministro Saulius Skvernelis ha affermato di non ritenere il progetto, che sarà lanciato anche a Londra e Berlino, offensivo per la pubblica decenza. “Credo sia una scelta creativa non usuale ma non penso che sia eccessiva per un paese democratico”, ha detto il premier ai microfoni dell’emittente LRT.
“Ma la tempistica è decisamente bizzarra perché stiamo parlando di un evento molto importante per la Lituania”, ha detto il premier riferendosi alla visita del pontefice. “Forse i prossimi passaggi dovranno essere decisi con Vilnius, con cui bisogna coordinarsi”.
“Per noi è un piacere che il lavoro dei nostri studenti stia ricevendo tutta questa attenzione”, ha detto a EuroNews Kęstutis Kuskys, il project manager della scuola frequentata dagli autori dello spot.
Ina Romanovskiene – a capo della Go Vilnius, l’ agenzia turistica che si trova dietro la campagna – ha riconosciuto l’importanza della visita di Bergoglio ma, allo stesso tempo, ha ammesso che la città “vuole attrarre nuovi visitatori. E quando cerchiamo di attirare nuovi clienti, ci dobbiamo confrontare con un alto livello di competizione, quello delle altre città europee, che investono molto nelle campagne di marketing”.