Yulia Skripal, la figlia dell’ex spia russa avvelenata, è stata dimessa dall’ospedale
La donna è stata portata in un luogo sicuro, mentre il padre resta ricoverato
Yulia Skripal, la figlia dell’ex spia russa Sergej Skripal, avvelenata con gas nervino insieme al padre, sta meglio ed è stata dimessa dall’ospedale di Salisbury, nel sud dell’Inghilterra.
La donna, 33 anni, ha lasciato la struttura il 9 aprile 2018 ed è stata portata in un luogo sicuro. I medici hanno spiegato che il suo trattamento sanitario “non è finito”, sottolineando comunque che l’uscita dall’ospedale “segna un passo significativo”.
Sergej Skripal, invece, rimane ricoverato: secondo quanto riferito dai medici, “si sta riprendendo più lentamente di Yulia”. “Speriamo che anche lui possa lasciare l’ospedale a tempo debito”, hanno aggiunto.
Nei giorni scorsi dall’ospedale di Salisbury avevano reso noto che l’ex spia russa, 66 anni, non è più in pericolo di vita.
Il 4 marzo 2018 Sergej Skripal e la figlia Yulia sono stati trovati svenuti su una panchina in un parco di Salisbury, avvelenati con gas nervino.
Fin da subito il Regno Unito ha attribuito la responsabilità dell’aggressione alla Russia, che però ha sempre respinto tutte le accuse. La vicenda ha innescato una grave crisi diplomatica tra i due paesi.
Londra ha incassato la solidarietà di diversi paesi occidentali, tra cui gli Stati Uniti e l’Unione europea
Il 29 marzo 2018 il Cremlino ha annunciato la sua decisione di espellere 150 diplomatici occidentali e chiudere la sede del consolato statunitense a San Pietroburgo.
Skripal nel 2006 era stato condannato a 13 anni di carcere dalla Russia per aver passato al servizio segreto di intelligence del Regno Unito, in cambio di 100mila sterline, le identità degli agenti segreti russi che lavoravano sotto copertura in Europa.
Nel luglio 2010 fu uno dei quattro detenuti rilasciati da Mosca in cambio di dieci spie russe arrestate dall’FBI, nell’ambito di uno scambio.
Skripal aveva ricevuto la grazia dall’allora presidente Dmitry Medvedev, oggi primo ministro, ed era subito volato nel Regno Unito, dove aveva ottenuto asilo politico.
Gli scienziati britannici che stanno indagando sull’avvelenamento dell’ex spia hanno detto di non essere in grado di dire dove è stato prodotto il gas nervino utilizzato.
Mosca, però, continua a negare qualsiasi coinvolgimento e ha invitato Londra a esibire le prove in suo possesso che dimostrerebbero la responsabilità della Russia.
Nel frattempo la polizia ha piazzato sigilli attorno a un’area giochi per bambini a Montgomery Gardens, vicino alla casa di Skripal.
Secondo i detective, infatti, l’ex spia russa e la figlia sono stati avvelenati con gas nervino all’ingresso della loro abitazione.
Gli specialisti incaricati hanno infatti trovato la massima concentrazione di gas nervino sulla porta d’ingresso della casa.