L’ex spia russa Sergej Skripal è stata avvelenata sulla soglia di casa
I detective britannici hanno trovato la massima concentrazione di gas nervino alla porta di ingresso dell'abitazione a Salisbury
L’ex spia russa Sergej Skripal e la figlia Yulia sono stati avvelenati con gas nervino all’ingresso della loro casa a Salisbury, nella contea inglese di Wiltshire, nel sud del Regno Unito.
È quanto ritengono i detective che indagano sul caso: gli specialisti incaricati hanno infatti trovato la massima concentrazione di gas nervino sulla porta d’ingresso dell’abitazione.
Le indagini si concentreranno nelle prossime settimane, forse mesi, sulla casa di Skripal.
Il 4 marzo 2018 Sergej Skripal, 66 anni, e la figlia Yulia, 33, sono stati trovati svenuti su una panchina in un parco di Salisbury. I successivi accertamenti hanno rivelato che i due sono stati esposti a una sostanza velenosa, precisamente gas nervino.
Skripal e la figlia sono tutt’ora ricoverati in ospedale in gravi condizioni.
Fin da subito il Regno Unito ha attribuito la responsabilità dell’aggressione alla Russia, che però ha sempre respinto tutte le accuse. La vicenda ha scatenato una grave crisi diplomatica tra i due paesi.
Londra ha espulso 23 diplomatici russi e Mosca ne ha cacciati altrettanti britannici.
Tra il 25 e il 27 marzo 2018 Stati Uniti, Canada, Australia, diversi stati dell’Unione europea, oltre alla Nato, hanno annunciato l’espulsione di diplomatici russi dai rispettivi paesi, attribuendo la responsabilità dell’avvelenamento alla Russia.
Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha annunciato una dura reazione da parte del Cremlino.
La polizia britannica nel frattempo ha sequestrato il centro commerciale The Maltings, dove si trovavano gli Skripal prima di essere trovati privi di coscienza.
Si ritiene che più di 130 persone potrebbero essere state esposte a gas nervino all’indomani dell’avvelenamento dell’ex spia.
Skripal nel 2006 era stato condannato a 13 anni di carcere dalla Russia per aver passato al servizio segreto di intelligence del Regno Unito, in cambio di 100mila sterline, le identità degli agenti segreti russi che lavoravano sotto copertura in Europa.
Nel luglio 2010 fu uno dei quattro detenuti rilasciati da Mosca in cambio di dieci spie russe arrestate dall’Fbi, nell’ambito di uno scambio. Skripal aveva ricevuto la grazia dall’allora presidente Dmitry Medvedev, oggi primo ministro, ed era subito volato nel Regno Unito, dove aveva ottenuto asilo politico.