Sparatoria in una sinagoga a San Diego durante la Pasqua ebraica, un morto e 3 feriti
Una persona è morta e tre sono rimaste ferite in un attacco a una sinagoga a San Diego, in California. La sparatoria, in cui è rimasto ferito anche il rabbino, è avvenuta durante le celebrazioni della Pasqua Ebraica, in un tempio Chabad, frequentato da ebrei ultra-ortodossi.
Il presunto autore dell’attentato è un suprematista bianco di 19 anni, che avrebbe scritto di essersi ispirato all’attentatore della moschea di Christchurch, in Nuova Zelanda.
Il sindaco di San Diego ha definito l’attentato un crimine dell’odio.
Lo sceriffo ha fatto sapere che l’uomo di 19 è stato arrestato. Nella sparatoria ha usato un’arma semi-automatica
Il diciannovenne avrebbe postato una lettera in cui manifestava il suo odio verso persone di fede ebraica e invitava altri bianchi suprematisti ad attaccare.
Nella stessa lettera ha raccontato di aver pianificato l’attentato per quattro settimane. Tra le figure a cui ha detto di ispirarsi c’è la figura di Adolf Hitler.
La sparatoria di San Diego arriva a sei mesi esatti da quella nella sinagoga di Pittsburgh, in Pennsylvania, dove morirono 11 persone. Anche in quel caso l’attentatore si era ispirato al suprematismo bianco, e aveva proclamato le sue tesi anti-semite.
L’odio verso gli ebrei, accanto a quello verso i neri, ha sempre caratterizzato il suprematismo bianco.
L’ambasciatore d’Israele alle Nazioni Unite, Danny Danon: “Dalle parole alle manifestazioni si passa agli spari contro le sinagoghe. L’antisemitismo continua a rialzare la testa e a fare vittime. È ora di agire e di combatterlo con determinazione, per non consentire alle forze dell’odio di resuscitare periodi oscuri della storia”, ha detto.