Cosa è successo nella sparatoria al tribunale di Mosca
Una sparatoria al tribunale regionale di Mosca ha coinvolto le forze dell'ordine e i membri di una banda criminale imputati in un processo per diversi omicidi commessi nella capitale russa
I membri di una banda criminale nota ai media russi come Grand Theft Auto gang, imputati in un processo a Mosca, hanno cercato di fuggire dal tribunale facendosi strada sparando.
L’intervento delle forze dell’ordine russe ha impedito la fuga dei criminali, uccidendone tre e ferendone due. Altre tre persone sono rimaste ferite nella sparatoria.
Intorno alle 15 ora locale, cinque imputati ammanettati sono stati condotti al tribunale regionale di Mosca, a nord ovest della città, per presenziare all’udienza del processo che li vedeva imputati come membri di un’associazione criminale responsabile di 17 omicidi.
Gli accusati sono stati scortati all’interno di un ascensore da due guardie di sicurezza. Uno dei criminali è riuscito a liberarsi delle manette e ha aggredito uno degli agenti, tentando di soffocarlo.
I criminali si sono così impossessati delle armi delle guardie e una volta che l’ascensore ha raggiunto il terzo piano dell’edificio, hanno tentato di fuggire.
A quel punto alcuni appartenenti alla guardia nazionale russa hanno fermato i cinque ed è nata una sparatoria, che ha prodotto oltre venti colpi d’arma da fuoco. Tre criminali sono stati uccisi e due sono rimasti gravemente feriti.
Un agente di polizia e un appartenente alla guardia nazionale russa sono stati trasportati in ospedale dopo aver riportato alcune ferite d’arma da fuoco. Un altro agente è rimasto lievemente ferito.
A seguito dell’incidente l’intero tribunale è stato evacuato e le udienze sono state rinviate. Dopo un’ora, l’edificio è stato riaperto e l’attività forense è tornata alla normalità.
I cinque criminali fanno parte di una banda soprannominata Grand Theft Auto dai media russi, come la famosa serie di videogiochi in cui è possibile impersonare un violento criminale statunitense.
Gli imputati sono stati arrestati nell’estate del 2016, con l’accusa di aver causato una serie di sparatorie tutte verificatesi sulla tangenziale che circonda Mosca.
La banda è inoltre accusata di aver compiuto almeno 17 omicidi. I suoi membri, tutti provenienti dall’Asia centrale, utilizzavano metodi militari per realizzare le esecuzioni.
Nel bel mezzo della notte, la gang cospargeva di chiodi e pezzi di vetro il percorso che la vittima designata avrebbe compiuto, allo scopo di far scoppiare gli pneumatici dell’auto e fermarla.
A quel punto i killer apparivano sulla scena e freddavano i loro obiettivi prima di sparire. Le indagini hanno portato all’arresto di nove persone, accusate di omicidio, banda armata, rapina e traffico di armi.
Il leader del gruppo fu ucciso proprio durante un tentativo di arresto. Una delle vittime della sparatoria di Mosca, aveva anche combattuto in Siria a fianco dei miliziani del sedicente Stato Islamico.
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