Sparatoria in una clinica a Colorado Springs
Tre morti e nove feriti nel centro medico Planned Parenthood che era stato oggetto in passato di proteste degli anti-abortisti
Nella giornata di venerdì 27 novembre un uomo ha aperto il fuoco con un fucile all’interno di una clinica abortiva dell’organizzazione no-profit Planned Parenthood nella città di Colorado Springs, in Colorado, uccidendo tre persone e ferendone altre nove, secondo quanto dichiarato dalle autorità.
Il capo della polizia di Colorado Springs Peter Carey ha detto che un poliziotto e due civili sarebbero morti nell’attacco. Ha anche aggiunto che i nove sopravvissuti, cinque agenti di polizia e quattro civili, sono stati dichiarati in buone condizioni.
L’aggressore si è arreso agli agenti dopo quasi cinque ore dall’inizio dell’attacco e a seguito di uno scontro a fuoco con la polizia.
L’uomo si era barricato all’interno della struttura sanitaria dopo aver fatto irruzione intorno alle 20 ora italiana della sera di venerdì e aver preso numerose persone in ostaggio all’interno dell’edificio.
La polizia ha confermato l’identità del sospettato, si tratta di un uomo bianco di 57 anni di nome Robert Lewis Dear.
La clinica di Colorado Springs era stata oggetto in passato di ripetute proteste di attivisti anti-aborto.
La Planned Parenthood, che offre una vasta gamma di servizi sanitari inclusa l’interruzione della gravidanza, è stata oggetto nei mesi scorsi a forti attacchi da parte dei conservatori nel Congresso che volevano tagliare i finanziamenti all’organizzazione no-profit da parte del governo federale.
Il presidente americano Obama, informato della sparatoria da Lisa Monaco, consigliere del Dipartimento di sicurezza nazionale, ha detto che dopo la sparatoria in Colorado gli Stati Uniti “devono fare qualcosa in merito al facile accesso alle armi”.