Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:21
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Spagna: bocciata la fiducia a Sanchez. Nuova votazione il 25 luglio

Immagine di copertina

Podemos ha deciso per l'astensione ma apre all'accordo sul prossimo voto del 25 luglio

Sanchez non ottiene la fiducia al parlamento. Il 25 luglio ci sarà una nuova votazione per la maggioranza relativa

Il leader del partito socialista Pedro Sanchez non ha ottenuto la fiducia per la formazione del governo in Spagna. A pesare è stata soprattutto l’astensione di Podemos anche se l’accordo raggiunto tra i due partiti dopo il ritiro di Iglesias non sembra ancora del tutto saltato.

“Volevamo votare no ma questa mattina abbiamo cambiato idea e abbiamo votato l’ astensione. Il nostro è un gesto per continuare a facilitare i negoziati, che abbiamo portato avanti negli ultimi due mesi, facendo molte rinunce”, ha dichiarato Ione Belarra Urteaga di Podemos, membro del Congresso dei Deputati della Spagna dal 2016. ” Il Partito socialista ha detto di no a ogni nostra richiesta e non si è mosso di un millimetro nonostante tutti i nostri sforzi di dialogo”, ha aggiunto.

52 in totale le astensioni, 170 i voti contrari, mentre quelli favorevoli sono stati soltanto 124. Nella votazione di oggi Sanchez aveva bisogno di una maggioranza assoluta di almeno 176 voti su 300 per poter formare il governo. A votare contro sono stati il Partito Popolare con 66 voti,  i Popolari di Pablo Casado, i Ciudadanos di Albert Rivera e i 24 parlamentari di Vox. Niente fiducia anche da parte dei 14 deputati repubblicani di Erc, che aprono però all’astensione per la seconda votazione.

L’iter del voto di fiducia

Il prossimo appuntamento è infatti  previsto per giovedì 25 luglio, con un nuovo voto al parlamento. Questa volta al leader socialista basterà ottenere una maggioranza relativa per diventare premier. Una coalizione tra Podemos e il Partito socialista (Psoe) permetterebbe di formare il governo, ma gli ostacoli restano molti.

Il 19 luglio il volto di Podemos Pablo Iglesias ha accettato le condizioni di Sanchez, che per un’eventuale alleanza aveva posto il veto sul suo nome. Il nodo problematico adesso restano i ministri. Iglesias chiede che alcune cariche ministeriali siano destinate ai rappresentanti di Podemos, mentre i socialisti sembrano scettici su questa ipotesi. Qualora l’accordo non si dovesse trovare ripartirebbe una nuova negoziazione di due mesi per formare il governo, dopodiché il re sarà costretto a sciogliere le Camere e a indire nuove elezioni.

Spagna, più vicino l’accordo per un governo dopo il “ritiro” del leader di Podemos
Ti potrebbe interessare
Esteri / Raid di Israele su un ospedale a Gaza: almeno 20 feriti. Anp: "Uccisi 12.700 studenti nella Striscia dal 7 ottobre 2023". Il governo Netanyahu fa pressioni sull'Ue per designare gli Houthi come organizzazione terroristica
Esteri / La battaglia dell’Antitrust a Google sul caso Chrome
Esteri / Guerra in Ucraina, Donald Trump: “Vladimir Putin vuole un incontro il prima possibile”. Ma Mosca frena
Ti potrebbe interessare
Esteri / Raid di Israele su un ospedale a Gaza: almeno 20 feriti. Anp: "Uccisi 12.700 studenti nella Striscia dal 7 ottobre 2023". Il governo Netanyahu fa pressioni sull'Ue per designare gli Houthi come organizzazione terroristica
Esteri / La battaglia dell’Antitrust a Google sul caso Chrome
Esteri / Guerra in Ucraina, Donald Trump: “Vladimir Putin vuole un incontro il prima possibile”. Ma Mosca frena
Esteri / Gaza: oltre 45.300 morti dal 7 ottobre 2023. Al-Jazeera: “Altre 14 vittime nei raid odierni di Israele". Israele, attentato contro un soldato a Gerusalemme: ferito l'aggressore. Libano: il premier Mikati visita le postazioni militari nel sud. Siria: il leader di Hts riceve a Damasco il ministro degli Esteri giordano Safadi
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Esteri / La Cina è già pronta alla guerra con gli Stati Uniti d’America
Esteri / Francia-Germania: perché l’asse che reggeva l’Europa si è arrugginito
Esteri / Gli Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham