Spagna, trovata l’intesa per la nuova legge sulla casa: stop ai rincari degli affitti
Spagna, trovata l’intesa per la nuova legge sulla casa: stop ai rincari degli affitti
La prima legge organica sulla casa dalla fine del franchismo. Dopo lunghe trattative, è stato trovato un accordo tra i partiti che sostengono l’attuale governo spagnolo per fermare la corsa degli affitti. La riforma, tra le prorità della coalizione al governo dal 2019, era stata varata un anno fa dall’esecutivo ma sembrava ormai archiviata, fino all’annuncio dell’accordo venerdì scorso.
In base alla proposta, gli aumenti agli affitti saranno svincolati all’inflazione e limitati al 2 percento per quest’anno e al 3 percento al 2024. Inoltre non dovrà più essere l’inquilino a pagare la provvigione all’agenzia ma il locatore.
Uno degli aspetti centrali della riforma riguarda lo status di “grandi proprietari” che le comunità autonome potranno assegnare anche alle persone fisiche che possiedono più di cinque case e non solo a quelle giuridiche. Chi rientra in questa designazione potrà essere sottoposto a controllo degli affitti per gli alloggi che si trovano in aree classificate come “stressate”.
Come riporta Il Manifesto, la proposta rende anche più facile per le amministrazioni locali dichiarare “stressata” un’area: sarà sufficiente che il costo degli alloggi superi il 30 percento del reddito medio delle famiglie della zona o che negli ultimi 5 anni i costi delle locazioni siano cresciuti di oltre il 3 percento rispetto all’inflazione. In queste aree sarà possibile imporre un tetto ai nuovi affitti e anche a quelli in essere. Saranno inoltre vietati gli sfratti che non abbiano una data e un orario prestabiliti.
Le associazioni che rappresentano gli inquilini si sono dichiarate solo parzialmente soddisfatte e hanno denunciato il vuoto normativo che potrebbe spingere i proprietari di immobili a fare ricorso agli affitti stagionali. Criticata anche la norma che consente rincari fino al 10 percento dopo la realizzazione di migliorie.
Dura la risposta dell’opposizione, con il Partito popolare che ha promesso di non applicare le nuove norme nelle regioni in cui governa. La presidente della comunità di Madrid, Isabel Díaz Ayuso, ha anche ipotizzato un ricorso alla Corte costituzionale.