Il nuovo governo “femminista” della Spagna
Nell'esecutivo del premier socialista Pedro Sanchez ci sono 11 donne e 6 uomini: nessuno in Europa ha una così alta prevalenza di ministeri a guida femminile
Il nuovo premier della Spagna, il socialista Pedro Sanchez, entrato in carica dopo le dimissioni di Mariano Rajoy, ha presentato al re Filippo VI la lista dei ministri del suo governo.
I media spagnoli descrivono il nuovo esecutivo come “femminista”. Su 17 ministeri, 11 sono stati affidati a donne e solo 6 a uomini. Nessun paese in Europa ha una simile proporzione a vantaggio delle donne.
Sono a conduzione femminile alcuni ministeri chiave, come Economia, Lavoro, Difesa, Sanità e Giustizia.
“Il nuovo governo spagnolo è il riflesso del meglio della società che aspira a servire”, ha scritto su Twitter il premier Sanchez. “Una società paritaria, aperta, impegnata e intergenerazionale”.
Il primo ministro ha definito il suo come “un governo progressista, modernizzato ed europeista pronto ad affrontare le sfide del ventunesimo secolo”.
El nuevo Gobierno de España es el reflejo de lo mejor de la sociedad a la que aspira a servir. Una sociedad paritaria, abierta, comprometida e intergeneracional. Un Gobierno progresista, modernizador y europeísta preparado para afrontar los desafíos del siglo XXI.
— Pedro Sánchez (@sanchezcastejon) June 6, 2018
Sanchez ha anche sottolineato che le sue scelte riflettono l’importanza del movimento femminista “esploso” in Spagna con lo sciopero femminista dello scorso 8 marzo, in occasione della Festa della donna, che ha visto 5 milioni di donne manifestare in diverse città del paese contro le disparità salariali e la violenza di genere.
Il premier ha dichiarato che il nuovo governo vuole segnare una svolta nella società spagnola.
Sanchez, 46 anni, sarà affiancato dalla vicepresidente Carmen Calvo, 61, costituzionalista.
Calvo sarà anche ministra dell’Uguaglianza e delle Relazioni con il parlamento: funzione chiave, quest’ultima, considerato che il Partito socialista può contare solo su 84 dei 350 deputati.
Nadia Calvino, 50 anni, economista e avvocato, sarà invece ministra dell’Economia e delle imprese.
Calvano ha avuto posizioni di rilievo nella regolamentazione del settore finanziario dopo la crisi del 2007. Più di recente, è stata direttrice generale per lo sviluppo di bilanci europei.
María Jesús Montero, 52 anni, sarà ministra delle Finanze: negli ultimi cinque anni ha ricoperto la stessa carica nel governo dell’Andalusia.
Margarita Robles, 62 anni, sarà ministra della Difesa: finora è stata portavoce del Partito socialista al Congresso ed è una fedelissima di Sanchez.
Il ministero del Lavoro, dell’immigrazione e della sicurezza sociale è stato affidato a Magdalena Valerio, 59 anni, attualmente responsabile per la sicurezza sociale nella giunta della comunità autonoma di Castilla-La Mancha.
Dolores Delgado, 56 anni,pubblico ministero specializzato nel jihadismo e nei diritti umani, è la nuova ministra della Giustizia.
Di seguito l’elenco completo dei ministri del governo Sanchez.
Il governo di Pedro Sanchez
Pedro Sanchez, presidente del governo
Carmen Calvo, vicepresidente e ministra dell’Uguaglianza e delle Relazioni con il parlamento
Fernando Grande-Marlaska, ministro degli Interni
Nadia Calvino, ministra dell’Economia e delle imprese
María Jesús Montero, ministra delle Finanze
Magdalena Valerio, ministra di Lavoro, immigrazione e sicurezza sociale
Josep Borrell, ministro degli Affari Esteri, Unione Europea e Cooperazione
Margarita Robles, ministra della Difesa
José Luis Ábalos, ministro dello Sviluppo
Teresa Ribera, ministra della Transizione ecologica
Dolores Delgado, ministra della Giustizia
Carmen Montón, ministra della Sanità, dei consumi e della previdenza sociale
Meritxell Batet, ministra della Politica territoriale e della Funzione pubblica
Pedro Duque, ministro della Scienza, dell’Innovazione e delle Università
Isabel Celaá, portavoce del governo e ministra dell’Istruzione e della formazione professionale
Luis Planas, ministro dell’Agricoltura, della pesca e dell’alimentazione
Reyes Maroto, ministro dell’Industria, del commercio e del turismo
Màxim Huerta, ministra della Cultura e dello sport