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Spagna: l’ex presidente della Federcalcio Rubiales è stato multato per il bacio forzato alla calciatrice Hermoso

Immagine di copertina
Credit: ZUMAPRESS.com / AGF

Il 47enne, già interdetto fino al 2026 da tutte le attività calcistiche nazionali e internazionali, è stato assolto dall'accusa di intimidazione nei confronti della giocatrice, da cui dovrà tenersi ad almeno 200 metri di distanza, e dovrà pagare un'ammenda da 10.800 euro

L’ex presidente della Federcalcio spagnola (Rfef), Luis Rubiales, ha ricevuto solo una multa per il bacio forzato alla calciatrice Jenni Hermoso durante la premiazione dei Mondiali di Calcio in Australia dell’agosto 2023, risultando invece assolto dall’accusa di intimidazione per cui la Procura aveva chiesto una condanna complessiva a due anni e sei mesi di reclusione.

Il giudice José Manuel Clemente Fernández-Prieto del tribunale dell’Audiencia Nacional ha comminato al 47enne una multa da 10.800 euro (equivalenti a 20 euro al giorno per 18 mesi) per il reato di aggressione sessuale di lieve entità, assolvendolo però, insieme ad altri tre ex dirigenti della Federcalcio spagnola, dall’accusa di coercizione per le presunte intimidazioni nei confronti dell’attaccante della nazionale femminile. “La sentenza vieta a Rubiales di avvicinarsi a Hermoso entro un raggio di 200 metri e di comunicare con lei per un anno”, ha anche affermato in una nota la Corte spagnola, che ha riconosciuto la versione dei fatti riferita dalla giocatrice.

Secondo la ricostruzione di Fernández-Prieto, “in occasione della consegna delle medaglie alle giocatrici della nazionale femminile spagnola di calcio dopo la vittoria nella finale della Coppa del Mondo, nel momento in cui la giocatrice stava ricevendo il saluto protocollare e le congratulazioni dall’imputato, questi ha tenuto la testa della calciatrice con entrambe le mani e, ‘sorprendentemente e senza il consenso’ o l’accettazione della giocatrice, l’ha baciata sulle labbra”. Tale condotta, secondo il magistrato, configura “un atto contro la libertà sessuale commesso senza consenso”.

“Questo gesto di dare un bacio sulla bocca a una donna”, ha spiegato il giudice, “ha una chiara connotazione sessuale e non è il modo normale di salutare le persone con cui non si ha una relazione affettiva”. La Corte ha così riconosciuto “piena credibilità” alla testimonianza della giocatrice “che ha dichiarato in tribunale di non aver mai acconsentito al bacio”. Tuttavia, Fernández-Prieto ha ritenuto che si sia trattato di una “violenza sessuale minore”.

L’aggressione sessuale analizzata, ha spiegato il giudice, “sempre riprovevole, è qualificata come di minore intensità (…) poiché non vi è stata violenza o intimidazione né è stata annullata la volontà della vittima”. Pur essendo presidente della Federcalcio spagnola, ha aggiunto il magistrato, Rubiales “non ha approfittato della sua posizione o di un rapporto di superiorità rispetto alla vittima per commetterla”. Pertanto, ha concluso Fernández-Prieto, “si tratta di un atto riprovevole compiuto dall’imputato nell’euforia di celebrare la Coppa del Mondo, un successo senza precedenti nel calcio femminile spagnolo”.

Dimessosi il 10 settembre 2023, un mese dopo l’ex presidente della Federcalcio spagnola era stato interdetto per tre anni da tutte le attività calcistiche nazionali e internazionali per aver violato l’articolo 13 (Comportamenti offensivi e violazioni dei principi di correttezza) del Codice disciplinare della Fifa dopo la finale dei Mondiali femminili, disputata il 20 agosto a Sydney.

Insieme a Rubiales erano andati a processo anche tre suoi ex collaboratori allora in servizio presso la Federcalcio spagnola: il direttore sportivo della squadra maschile, Albert Luque; l’ex commissario tecnico della squadra femminile, Jorge Vilda; e il responsabile marketing della Rfef, Rubén Rivera, accusati di aver fatto pressioni su Hermoso affinché la calciatrice sostenesse la versione di un bacio consensuale, tutti e tre assolti oggi insieme all’ex dirigente.

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