La Spagna ha approvato un decreto per cambiare il luogo di sepoltura dell’ex dittatore Franco
La tomba dell'ex caudillo si trova nella Valle dei caduti, dove sono sepolti 33.847 combattenti delle due parti della Guerra Civile. "Una tomba di Stato dove si continua a glorificare la figura di Franco non è costituzionale", ha detto la vice premier, Carmen Calvo
Il governo spagnolo ha approvato il decreto legge per modificare due punti della Legge sulla Memoria Storica e poter così riesumare i resti dell’ex dittatore Francisco Franco, che potranno essere trasportati dalla Valle dei caduti a Madrid in un altro luogo.
A metà settembre il decreto deve essere votato e approvato dai deputati ma in Parlamento i socialisti sono minoritari. Per ottenere la la maggioranza dei voti che consente di procedere allo spostamento dei resti di Franco, potrebbero contare sull’appoggio della sinistra radicale di Podemos, degli indipendentisti catalani e dei nazionalisti baschi: per un totale di 177 voti, uno in più della maggioranza.
Rimane l’ostacolo della Chiesa cattolica. I resti di Franco, infatti, sono sepolti in una basilica ma il premier Pedro Sanchez, scrive il sito El Pais, ha detto di aver parlato con l’arcivescovo di Madrid, Carlos Osoro, il quale avrebbe assicurato che non ci sarebbe opposizione.
“Non si può perdere neppure un’istante”, ha commentato la vice premier, Carmen Calvo, dando la notizia dell’approvazione della misura.
“Celebriamo i 40 anni di Spagna democratica, di un ordine costituzionale stabile e maturo e questo non è compatibile con una tomba di Stato dove si continua a glorificare la figura di Franco”, ha proseguito.
Il decreto prevede l’aggiunta di un paragrafo all’articolo 16 della legge che parla della “natura urgente” dell’esumazione e indica al governo “la procedura per farlo”.
A giugno il premier, Pedro Sanchez, aveva promesso che il suo governo si sarebbe impegnato a esumare i resti del caudillo dal mausoleo in cui è sepolto, rispettando l’indicazione data nel maggio 2017 dal Parlamento, ma l’iniziativa era stata rinviata a causa di problemi con la famiglia del dittatore e l’opposizione di nostalgici del franchismo.
Per il primo ministro, l’esumazione dei resti di Franco, e la loro sepoltura in un altro luogo, è il primo passo per trasformare in un monumento alla memoria e alla riconciliazione la Valle dei caduti dove sono sepolti almeno 33.847 combattenti delle due parti della Guerra Civile.