Soldato israeliano spara a un palestinese e poi esulta | Video
Fonti israeliane fanno sapere che il filmato risalirebbe a qualche mese fa. Si vede un giovane accasciarsi a terra subito dopo lo sparo, vicino alla recinzione di confine con la striscia di Gaza
Il cecchino israeliano spara ed esulta dopo aver colpito un palestinese disarmato
Il filmato dura poco meno di un minuto, ma è molto chiaro. La ripresa è mossa e la visuale è quella di un cecchino delle truppe israeliane che prende la mira e colpisce un palestinese disarmato che passeggiava dall’altra parte della recinzione di confine con la striscia di Gaza.
Abbiamo già parlato di cosa sta accadendo in questo momento a Gaza e di che cosa sia la marcia del ritorno che ha innalzato ulteriormente la tensione tra palestinesi e israeliani.
Nel filmato il comandante israeliano chiede al cecchino se la sua arma è carica.
A quel punto gli ordina di sparare appena il palestinese si sarà fermato.
Il cecchino risponde di non poter sparare perché “il tiro è bloccato dai rotoli di filo spinato lungo la barriera di sicurezza”.
Quando però il soldato è pronto a fare fuoco, il comandante gli ordina di aspettare perché “c’è un bambino piccolo”. Il soldato israeliano aspetta e poco dopo spara.
A quel punto si vede un palestinese disarmato accasciarsi a terra dall’altra parte della recinzione.
Subito dopo i militari israeliani esultano e insultano la vittima, la quale viene subito soccorsa dai passanti. Un soldato dice che il palestinese è stato colpito alla testa, ma non è ancora chiaro se l’uomo sia morto o meno.
Le reazioni a questo video non si sono fatte attendere.
Il quotidiano israeliano The Times of Israel riporta le parole del parlamentare del governo israeliano e giornalista Nachman Shai, che milita nelle file del partito Unione Sionista -המחנה הציוני, traslitterato HaMaḥane HaẒioni- in cui dichiara che ” l’IDF (forze di difesa israeliane) è un esercito morale, ma delle azioni immorali possono accadere”, aggiungendo che “questo incidente come tutti gli incidenti richiede una investigazione. La battaglia non è tra noi e Hamas; è anche per noi stessi, per i nostri valori e per l’identità della società israeliana”.
Il quotidiano Haaretz riporta invece le parole del ministro israeliano Naftali Bennett, il quale nella trasmissione radio Israeli Army Radio, ha difeso l’operato dei soldati e le loro reazioni dicendo che “chiunque sia stato in combattimento sa che stare a Tel Aviv e giudicarli non è serio”.