Snowden in fuga
La talpa del Datagate sta cercando di ottenere asilo politico in Ecuador
Il latitante statunitense Snowden, l’uomo che che ha rivelato la sorveglianza del governo degli Stati Uniti sulle conversazioni telefoniche e i dati informatici dei cittadini di tutto il mondo, sta cercando di ottenere asilo politico in Ecuador, secondo quanto ha detto ieri il governo di Quito .
Nonostante gli sforzi di Washington per estradarlo da Honk Kong con l’accusa di spionaggio, si crede che Snowden sia riuscito a lasciare il Paese e atterrare con un aereo a Mosca. Il gruppo di WikiLeaks ha rilasciato una dichiarazione per la quale “si sono avviate le procedure per le finalità di asilo da parte della Repubblica dell’Ecuador”.
Il ministro degli Esteri ecuadoriano Ricardo Patino, in visita in Vietnam, ha scritto ieri su Twitter: “Il governo dell’Ecuador ha ricevuto una domanda di asilo da Edward J. #Snowden.”
L’ Ecuador sta già offrendo asilo al fondatore di WikiLeaks Julian Assange nella sua ambasciata a Londra. L’ambasciatore ecuadoriano in Russia ha detto di aspettarsi di incontrare Snowden a Mosca.
“Il team legale di Wikileaks proteggerà i diritti del sig. Snowden”, ha detto l’ex giudice spagnolo Baltasar Garzon, direttore legale di Wikileaks e avvocato di Assange. “Quello che è stato fatto a Snowden e Assange è un attacco contro il popolo.”
Una fonte della compagnia aerea russa Aeroflot ha detto che Snowden volerebbe da Mosca verso Cuba entro 24 ore, ma sembra possibile che passi invece prima dal Venezuela. Venezuela, Cuba ed Ecuador sono tutti membri del blocco ALBA, un’alleanza di governi socialisti in America Latina, che si vantano di essere “anti-imperialisti”.
La partenza di Snowden da Hong Kong, ex colonia britannica restituita alla sovranità della Cina nel 1997, è una questione molto imbarazzante per l’amministrazione del presidente Barack Obama. Appena sabato scorso le autorità statunitensi si erano dette ottimiste riguardo alla collaborazione delle autorità di Hong Kong.
Snowden viveva nascosto a Hong Kong da quando aveva rivelato l’ attività di sorveglianza dell’intelligence statunitense. Hong Kong ha un sistema giuridico indipendente, ma la Cina controlla i suoi affari esteri. Alcuni osservatori vedono la mano di Pechino in partenza improvvisa di Snowden.
Nel comunicato che annuncia la partenza di Snowden le autorità di Hong Kong hanno detto che stavano aspettando chiarimenti da Washington. “Non disponiamo ancora di informazioni sufficienti per elaborare la richiesta di mandato di arresto provvisorio. Non vi è alcuna base giuridica per evitare a Snowden di lasciare Hong Kong “.
In quella che ormai è una vera caccia all’uomo, un funzionario del Dipartimento di Giustizia di Washington ha detto di voler cercare la cooperazione con i Paesi in cui Snowden può cercare di rifugiarsi. Le autorità statunitensi hanno accusato Snowden di furto di proprietà del governo degli Stati Uniti, comunicazione non autorizzata di informazioni di difesa nazionale e comunicazione volontaria di informazioni segrete da parte di una persona non autorizzata. Le ultime due accuse cadono sotto la legge contro lo spionaggio degli Stati Uniti.