Slovacchia, il primo ministro Robert Fico è “grave ma in condizioni stabili”. Il vicepremier: “Ce la farà”
Slovacchia, il primo ministro Robert Fico è “grave ma in condizioni stabili”
Il vicepremier slovacco, Tomas Taraba, ha rassicurato che la vita del primo ministro Robert Fico non è in pericolo dopo l’attentato di ieri. In un’intervista alla Bbc, Taraba ha affermato che è ottimista riguardo alla sopravvivenza di Fico, aggiungendo che al momento il suo stato non è critico. I medici dell’ospedale hanno confermato che l’intervento chirurgico è stato eseguito con successo, ma le condizioni di Fico rimangono serie a causa delle ferite gravi riportate.
Il premier Fico, leader populista, è stato attaccato da un pensionato armato mentre incontrava sostenitori dopo un meeting di governo. L’aggressore, Juraj Cintula, ha sparato cinque colpi all’addome e a un braccio di Fico all’esterno di un centro culturale nella città di Handlova. Questo attacco, avvenuto a quasi 140 chilometri dalla capitale, ha scosso il paese e sollevato domande sulla sicurezza del leader.
Il ministro degli Interni Matus Sutaj Estok ha dichiarato che c’è una chiara motivazione politica dietro il tentato omicidio, sottolineando le tensioni esistenti nel paese. Fico, noto per le sue politiche filo-russe e anti-americane, ha suscitato preoccupazioni tra gli altri membri dell’Unione Europea, e il suo governo ha bloccato le consegne di armi all’Ucraina, alimentando critiche e proteste in tutto il paese.
L’attentato arriva in un momento critico, a poche settimane dalle elezioni europee, alimentando timori sulle posizioni dei populisti e dei nazionalisti nel blocco dei 27. La presidente uscente Zuzana Caputova ha condannato l’attacco come un attacco alla democrazia e ha esortato alla fine della retorica piena di odio.
Il presidente eletto Peter Pellegrini ha definito l’attacco una minaccia per la democrazia slovacca, sottolineando l’importanza di esprimere opinioni politiche attraverso vie pacifiche e democratiche. Le tensioni politiche in Slovacchia sono aumentate, con il ministro degli Interni che avverte del rischio di una guerra civile a causa della divisione sociale exacerbata dalla situazione in Ucraina.
Nel frattempo, il Parlamento slovacco è stato messo in standby, mentre i principali partiti di opposizione hanno cancellato una protesta pianificata contro un controverso piano governativo riguardante la radiodiffusione pubblica. Il leader progressista Michal Simecka ha esortato tutti i politici a evitare azioni che potrebbero alimentare ulteriormente le tensioni nel paese.