Com’è andato l’esperimento del sito che permette di commentare solo a chi ha compreso gli articoli
Un'emittente norvegese aveva ideato questo sistema per evitare i commenti scritti senza alcuna cognizione di causa o dettati dall’odio
L’idea dell’emittente norvegese che ha deciso di consentire ai suoi lettori di commentare le notizie solo dopo aver risposto a un quiz sul contenuto dell’articolo è senza dubbio affascinante.
Dopotutto a chi di noi non è capitato, scorrendo i commenti sotto un articolo, di pensare: “Chi ha scritto questo non ha capito proprio niente”? Anzi, a volte sorge davvero il dubbio che chi abbia scritto determinati commenti non abbia neanche tentato di leggere la notizia, limitandosi forse a titolo e sottotitolo.
Ma davvero la soluzione per eliminare i commenti senza alcuna cognizione di causa o dettati dall’odio è così semplice? Quanti lettori si prenderebbero la briga di rispondere a una serie di domande sulla comprensione del testo, neanche fossero tornati alle scuole medie?
Considerando che l’idea dell’emittente norvegese NRK è stata attuata a marzo 2017, dopo quasi sei mesi è possibile guardare ai primi risultati dell’esperimento. A farlo è stata la stessa emittente, che sul suo sito ha pubblicato un primo bilancio dell’esperimento. I dati sono poi stati ripresi da Nieman Lab, un centro che studia l’informazione nell’era di internet, con un articolo pubblicato sul loro sito l’11 agosto.
Il team di NRK ha rilevato per prima cosa che molti utenti provano a rispondere al quiz più per controllare quanto riescono a ricordare dalla loro lettura che per lasciare poi effettivamente un commento. Il questionario, in sostanza, è diventato una sorta di gioco in cui cimentarsi dopo aver letto l’articolo.
Questo emerge anche da un grafico realizzato dall’emittente televisiva e basato sull’analisi di 14 questionari:
L’emittente ha ricevuto anche numerosi commenti che riguardavano proprio il quiz. Molti lettori chiedevano se i risultati fossero scaricabili, così NRK ha deciso di renderli disponibili, e questo conferma anche l’idea di rispondere al questionario come se fosse un gioco.
Ma l’elemento forse più sorprendente che si evince dal grafico è che complessivamente la percentuale di errore nel questionario è stata del 72 per cento, una cifra inaspettatamente alta.
Tuttavia, il team di NRK spiega che questa elevata percentuale di errore può essere dovuta ai molti utenti stranieri che hanno provato a rispondere al questionario (disponibile solo in norvegese) per pura curiosità, pur non parlando la lingua. Questo potrebbe spiegare almeno in parte i numerosi errori dei lettori.
In conclusione, non è ancora possibile capire se l’esperimento del quiz è stato un successo o un fallimento. Quello che però sembra evidente è che la maggior parte dei lettori il test piace di per sé, al di là della possibilità di lasciare un commento.
Un sito permetterà di commentare solo a chi avrà compreso il contenuto degli articoli