Siria, dopo l’incontro con Putin il presidente della Turchia Erdogan annuncia una nuova tregua di 150 ore per l’evacuazione dei curdi dalla Siria
Dalle 12 locali di domani (ore 11 in Italia) la polizia militare russa e le guardie di frontiera siriane entreranno nell'area di confine con la Turchia in territorio siriano, al di fuori dell'area dell'operazione militare turca, per facilitare l'operazione
Siria, Erdogan annuncia nuova tregua di 150 ore per l’evacuazione dei curdi dalla Siria
Il presidente turco Erdogan dopo l’incontro con Putin a Sochi ha annunciato che Turchia e Russia hanno concluso un “accordo storico” per una nuova tregua di 150 ore nel nord della Siria in modo che i curdi riescano a completare l’evacuazione dalla safe zone.
Oggi alle 21 (ora italiana) sarebbe terminata infatti la prima tregua di 5 giorni concordata da Turchia e Stati Uniti il 17 ottobre scorso con cui Erdogan si impeganava a cessare il fuoco a patto che i curdi iniziassero la ritirata da una “zona di sicurezza” di 30 chilometri al confine tra Siria e Turchia, a est del fiume Eufrate. L’intesa prevede che venga preservato lo status quo stabilito nell’area dell’attuale Operazione Fonte di Pace tra Tal Abyad e Ras al Ayn, con una profondità di 32 km.
L’incontro è iniziato alle 12,45 per discutere dei futuri sviluppi della situazione in Siria ed è durato circa sette ore.
Dalle 12 locali di domani (ore 11 in Italia) la polizia militare russa e le guardie di frontiera siriane entreranno nell’area di confine con la Turchia in territorio siriano, al di fuori dell’area dell’operazione militare turca, per facilitare l’operazione. Dopo questa fase inizieranno i pattugliamenti congiunti Ankara-Mosca per verificare che sia stato mantenuto l’accordo. Questo il patto del memorandum d’intesa firmato a Sochi dai presidenti dei due Paesi.
“La situazione in Siria è molto critica. Penso che il nostro incontro di oggi e le nostre consultazioni siano altamente necessarie e auspico che il livello raggiunto nelle relazioni tra Russia e Turchia svolgerà adesso il suo compito nel risolvere tutte le questioni difficili viste oggi nella regione”, aveva affermato Putin rivolgendosi a Erdogan all’inizio del loro incontro.
Mosca nel corso della mattinata aveva fatto sapere inoltre che stava valutando la proposta della Germania di creare una zona di sicurezza nel nord della Siria controllata dalle forze internazionali, con il coinvolgimento della Turchia.