I ribelli siriani lasciano la città di Homs
L’evacuazione dei ribelli è parte di una tregua raggiunta tra loro e le autorità locali, che riporterebbe l’intera città sotto il controllo del governo di Assad
I ribelli siriani hanno iniziato a lasciare il distretto di al-Wair, l’ultimo della città di Homs da loro occupato. L’evacuazione è iniziata mercoledì 9 dicembre in seguito al raggiungimento di una tregua tra ribelli e il governo, secondo quanto dichiarato da gruppi di osservazione e attivisti.
Coloro che lasceranno al-Wair raggiungeranno le aree delle provincie di Idlib e Hama che sono ancora nelle mani dei ribelli.
Gli autobus che trasporteranno i combattenti ribelli e le loro famiglie sono arrivati mercoledì nel sobborgo di al-Wair, secondo quanto dichiarato dalla rete di attivisti Local Coordination Committees.
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani saranno circa 800 le persone, tra combattenti e civili, che dovranno partire mercoledì 9 dicembre. Sarà data priorità alle donne, i bambini e i gravemente feriti, secondo quanto dichiarato da Rami Abdulrahman, capo e fondatore dell’osservatorio.
Tra coloro che partiranno ci sono anche i combattenti del fronte al-Nusra, cellula siriana di al-Qaeda, mentre resteranno i gruppi moderati che hanno accettato il cessate il fuoco.
Per via dell’accordo raggiunto da entrambe le parti, sono arrivati ad al-Wair gli aiuti umanitari per la prima volta in un anno. Inoltre, le autorità siriane hanno dichiarato di aver liberato 35 combattenti ribelli detenuti a Homs.
Circa 75mila persone vivono ancora nel distretto di al-Wair, abitato da circa 300mila individui prima dell’inizio della guerra civile.
Secondo alcuni attivisti, l’accordo raggiunto non è altro che una resa imposta. Altri hanno invece difeso la tregua, poiché alcuni gruppi avranno la possibilità di continuare ad avere le proprie armi e il controllo delle proprie comunità. Inoltre, quest’accordo sarà implementato in fasi.
Le Nazioni Unite presiederanno l’implementazione dell’accordo, che è stato negoziato direttamente dalle parti siriane e non dagli stati esterni. Secondo diversi diplomatici, il metodo più efficace per portare gradualmente la pace in Siria sono proprio le tregue locali: devono essere ancora raggiunte circa 50 tregue in tutta la Siria.
Finora, la guerra civile nel paese ha ucciso più di 250mila persone.
La città di Homs è stata fondamentale all’inizio delle rivolte, aveva anche ricevuto il sopranome di “capitale della rivoluzione” e aveva ospitato alcune delle prime proteste contro il presidente Bashar al-Assad nel 2011. A metà 2012, un quinto della città era nelle mani dell’opposizione, ma nel gennaio 2014 gli unici distretti rimasti nelle mani dei ribelli erano al-Wair e la città vecchia. In quest’ultima si è raggiunto un accordo in seguito agli avvertimenti sulla tragica situazione umanitaria presente nel distretto.
Con l’abbandono da parte dei ribelli del sobborgo di al-Wair, iniziato mercoledì 9 dicembre, l’intera città di Homs ritorna sotto il controllo del governo.
(La mappa mostra in verde i distretti della città vecchia e di al-Wair a Homs, in Siria.)