Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:01
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Siria, Medici Senza Frontiere costretta a sospendere le attività: “Situazione sempre più fuori controllo”

Immagine di copertina

La organizzazione medico umanitaria ha evacuato tutto lo staff internazionale dal Nord Est del Paese a causa dell'instabilità estrema

Medici Senza Frontiere sospende le attività a Nord Est della Siria

A causa dell’elevata instabilità nel Nord Est della Siria, Medici Senza Frontiere (Msf) ha deciso di sospendere le sue attività nella regione.

“A seguito dell’azione militare lanciata dall’esercito turco e l’estrema instabilità nel nord-est della Siria, Medici Senza Frontiere (MSF) ha preso la difficile decisione di sospendere la maggioranza delle sue attività e di evacuare il suo staff internazionale dalla regione”, si legge nel comunicato diffuso dall’organizzazione medico umanitaria martedì 15 ottobre.

Da mercoledì 9 ottobre, a causa dell’estrema precarietà, Msf ha cominciato a evacuare il personale internazionale dai progetti a Ain Issa, Al Hol, Tal Abyad, Tal Tamer, Tal Kocher/Yaroubiyah, Kobane/Ain Al Arab e Raqqa. “Si tratta di una decisione estremamente difficile perché siamo consapevoli dei bisogni delle persone in fuga nella regione”, dichiara lo staff.

“La situazione attuale, altamente imprevedibile e in rapida evoluzione, ha reso impossibile per Msf negoziare un accesso sicuro per fornire cure mediche e assistenza umanitaria alle persone in difficoltà. Con l’alto numero di gruppi armati coinvolti nel conflitto, Msf non può più garantire la sicurezza del personale siriano ed internazionale”.

“Le persone nel nord-est della Siria hanno già vissuto anni di conflitti e instabilità. Gli ultimi sviluppi hanno solo aumentato la necessità di assistenza umanitaria, ma è impossibile fornirla con l’attuale livello di insicurezza” dichiara Robert Onus, responsabile dell’emergenza MSF in Siria.

“È con il cuore pesante che Msf ha preso la difficile decisione di sospendere la maggior parte delle sue attività ed evacuare lo staff internazionale dal nord-est della Siria. Non possiamo operare su vasta scala fino a quando non avremo l’assicurazione e l’accettazione da parte di tutte le parti in conflitto che possiamo svolgere la nostra azione in sicurezza”.

“Siamo estremamente preoccupati per la sicurezza dei nostri colleghi siriani e delle loro famiglie che restano nel nord-est della Siria in questi tempi difficili. Continueremo a supportarli da remoto ed esploreremo tutte le possibili opzioni per fornire assistenza alle persone nel nord-est della Siria, nonostante tutti i limiti” aggiunge Onus di MSF.

La decisione di sospendere la maggior parte delle attività arriva in un momento in cui la situazione umanitaria è sempre più fuori controllo e i bisogni non potranno che aumentare.

A Tal Tamar, le équipe di MSF hanno distribuito coperte, razioni di cibo d’emergenza, acqua e sapone alle migliaia di sfollati che arrivavano quotidianamente in città dopo essere fuggiti dalle loro case con solo qualche vestito sulle spalle.

Fino al 13 ottobre, Msf ha fornito acqua a diversi villaggi della zona per supplire alla carenza di acqua a causa di un attacco aereo che ha danneggiato il sito dove di pompaggio dell’acqua, interrompendo così l’approvvigionamento idrico di intere città.

Attacchi aerei, bombardamenti e scontri armati hanno avuto un grave impatto sulla popolazione civile e sulla capacità delle organizzazioni umanitarie di fornire assistenza in modo sicuro.

Il 13 ottobre, decine di feriti di un attacco aereo sono stati portati all’ospedale di Tal Tamer. Nella città di Ain Issa, le équipe di Msf hanno visto la popolazione fuggire dalle proprie case a piedi per fuggire dal conflitto in corso. Gli operatori sanitari sono stati evacuati e trasferiti dall’ospedale di Ain Issa che è stato uno dei principali ospedali a curare i feriti durante gli ultimi cinque anni.

“Oggi, dopo l’evacuazione delle équipe di Msf, abbiamo saputo che la popolazione nel campo di Ain Issa non ha avuto accesso a cibo, acqua e assistenza medica. Proprio una settimana fa, le équipe di Msf stavano fornendo assistenza medica, sostegno psicologico e distribuendo acqua alle persone nel campo. Ora queste persone sono abbandonate a una situazione davvero precaria e siamo estremamente preoccupati per la loro salute”.

“Msf chiede a tutte le parti in conflitto di garantire la protezione dei civili, incluso lo staff medico e i loro pazienti. Chiediamo inoltre di assicurare alle organizzazioni umanitarie un accesso sicuro e senza ostacoli alla popolazione civile in modo da poter dare assistenza quando è estremamente necessario”.

Msf continua ad operare nel nord-ovest della Siria e in Iraq, fornendo cure mediche in diverse strutture e attraverso cliniche mobili, oltre a supportare centri di salute nell’area.

Siria, Msf: “Persone in fuga, ospedali chiusi, città svuotate. Migliaia di donne e bambini senza cure. Proteggere i civili”
Tutte le ultime notizie sulla guerra in Siria
Ti potrebbe interessare
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Esteri / Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Dall’Aia mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e al Masri: "Crimini di guerra e contro l'umanità". Raid israeliano nel nord di Gaza: almeno 60 morti, la maggior parte sono donne e bambini
Ambiente / Cop29, i negoziati continuano ma i Paesi in via di sviluppo avvertono: “Non meno di mille miliardi di dollari”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Esteri / Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Dall’Aia mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e al Masri: "Crimini di guerra e contro l'umanità". Raid israeliano nel nord di Gaza: almeno 60 morti, la maggior parte sono donne e bambini
Ambiente / Cop29, i negoziati continuano ma i Paesi in via di sviluppo avvertono: “Non meno di mille miliardi di dollari”
Esteri / Ucraina: Biden sconfessa
se stesso
e invia a Kiev
anche
le mine antiuomo
Esteri / Gaza, al-Jazeera: “21 morti negli ultimi raid di Israele". Libano: 6 vittime negli attacchi dell'Idf
Esteri / Otto razzi colpiscono una base italiana dell’Unifil in Libano: nessun militare ferito
Esteri / Gli Usa vogliono obbligare Google a vendere il browser internet Chrome
Esteri / L’Ucraina bombarda per la prima volta la Russia con i missili a lungo raggio ricevuti dagli Usa
Esteri / Mar Baltico: danneggiati cavi Internet sottomarini tra Finlandia, Germania, Svezia e Lituania. Berlino: “Sabotaggio”
Esteri / Putin aggiorna la dottrina nucleare della Russia: “Possibile risposta atomica al lancio di aerei, missili o droni” contro il territorio russo