L’Isis abbatte un elicottero a Palmyra in Siria, morti due piloti russi a bordo
L'aereo militare era stato coinvolto in un'operazione per respingere l'avanzata dei miliziani del sedicente Stato islamico, su richiesta del governo di Damasco
Due piloti russi sono stati uccisi dopo che il loro elicottero militare è stato abbattuto dall’Isis in Siria. Lo hanno reso noto domenica 10 luglio fonti militari russe citate dai media locali. L’incidente è avvenuto venerdì 8 luglio, a est della città siriana di Palmyra.
L’elicottero siriano Mi-25 pilotato da Riafagat Khabibulin e Yevgeny Dolgin era stato coinvolto in un’operazione anti-Isis su richiesta del governo siriano. I miliziani del sedicente Stato islamico hanno immediatamente rivendicato la responsabilità dell’azione.
I piloti a bordo del velivolo “avevano ricevuto una richiesta da parte dei militari siriani di effettuare attacchi contro i combattenti che avanzavano”, secondo quanto riferito da fonti militari russe in una dichiarazione ufficiale.
“Essi avevano esaurite tutte le loro munizioni ed erano sulla via del ritorno, quando sono stati attaccati dal fuoco dei miliziani. L’elicottero si è schiantato al suolo in un’area controllata dalle truppe del governo siriano”.
Sono almeno 12 i soldati uccisi dal mese di settembre del 2015 a oggi, da quando Mosca ha lanciato la sua operazione militare in Siria contro l’avanzata dell’Isis.
Nel mese di novembre, aerei da combattimento turchi avevano abbattuto un aereo russo sul confine turco-siriano, innescando una grave crisi nelle relazioni bilaterali tra i due paesi.
La Russia sta aiutando le forze del governo siriano del presidente Bashar al-Assad contro il sedicente Stato islamico e altri gruppi ribelli, sostenendo principalmente l’esercito siriano con un supporto aereo.