Siria, Eurocontrol avverte le compagnie aeree: “Possibili bombardamenti nelle prossime 72 ore”
L'agenzia europea per la sicurezza aerea ha pubblicato un'allerta su possibili bombardamenti aerei in Siria
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Eurocontrol, l’agenzia europea per la sicurezza aerea ha pubblicato un’allerta su possibili bombardamenti aerei in Siria “entro le prossime 72 ore”, chiedendo alle compagnie aeree la “dovuta considerazione” nel pianificare voli nel settore del Mediterraneo Orientale.
“A causa del possibile lancio di bombardamenti in Siria con missili aria-terra e/o cruise entro le prossime 72 ore, e della possibilità di perturbazioni intermittenti dell’equipaggiamento radio di navigazione, è necessaria adottare la dovuta considerazione quando si pianificano operazioni di volo nell’area del Mediterraneo Orientale”, si legge nell’allerta pubblicata dall’agenzia.
Secondo Eurocontrol, lo spazio aereo intorno alla Siria potrebbe subire blackout radio, provocati dai militari americani in vista di operazioni militari contro le basi del governo siriano guidato dal presidneteBashar al-Assad.
L’allarme arriva mentre salgono le tensioni tra Stati Uniti e Russia dopo il presunto attacco chimico nel sobborgo di Douma, a Damasco, in cui sono morte almeno 100 persone l’8 aprile 2018.
Il 9 aprile 2018 il presidente americano, Donald Trump, ha condannato “l’atroce attacco chimico” e ha affermato che avrebbe preso una decisione sulla risposta americana entro 24-48 ore.
“Se è stata la Russia, o la Siria, o l’Iran, o tutte queste nazioni in sinergia tra loro, lo scopriremo comunque presto. Ci stiamo occupando della questione molto da vicino”, ha detto Trump.
La Russia ha replicato che un eventuale attacco alla Siria potrebbe portare a “gravi ripercussioni”.
Vassily Nebenzia, ambasciatrice di Mosca alle Nazioni Unite, si è lamentata del fatto che “la Russia viene minacciata in modo imperdonabile”.
“Non c’è stato alcun attacco di armi chimiche”, ha detto Nebenzia. “Attraverso i canali pertinenti abbiamo già informato gli Stati Uniti che un attacco sotto mendace pretesto contro la Siria potrebbero portare a gravi ripercussioni”.
In precedenza in un tweet il presidente americano, Donald Trump, aveva puntato il dito contro il suo omologo russo, Vladimir Putin, e contro l’Iran e ha definito il presidente siriano Bashar al-Assad un “animale”, annunciando che “ci sarà un alto prezzo da pagare”.