Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:02
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Siria, forte esplosione a sud di Damasco. L’Osservatorio siriano: “Morti e feriti”

Immagine di copertina
La capitale siriana Damasco. Credit: LOUAI BESHARA / AFP

Il boato proviene da una delle più grandi arterie della Siria, la strada al-Motahalik al-Janobi

Una forte esplosione è stata sentita a sud Damasco, nelle vicinanze della strada al-Motahalik al-Janobi. La televisione di stato siriana ha dato la notizia parlando di un probabile “attentato terroristico”.

Secondo l’Osservatorio siriano per i Diritti umani, ci sono “morti e feriti”.

Fonti locali aggiungono che l’esplosione è stata causata da un’autobomba e ha colpito una postazione militare.

Tutte le strade attorno a quella colpita dall’esplsione, nel quartiere di Qazaz, sono state chiuse al traffico, mentre colonna di fumo nero si è levata sulla parte meridionale della capitale siriana.

La Al-Motahalik al-Janobi è una delle più grandi arterie della Siria. Collega Damasco con la Ghouta orientale.

Lo stesso giorno, Siria e Israele hanno denunciato raid aerei incrociati, entrambi sventati.

L’esercito israeliano ha riferito che il sistema difensivo Iron Dome ha intercettato un missile proveniente dalla Siria sulle alture del Golan. La notizia arriva dopo che fonti siriane hanno annunciato di aver fatto fallire un attacco aereo di Israele nel sud della Siria (qui la notizia completa).

La situazione in Siria – Il 16 gennaio 2019 cinque soldati americani sono morti a seguito di un attacco suicida nella città di Manbij, nel nord-est della Siria, controllata dalle milizie arabo-curde sostenute dagli Usa.

L’attentato, che è stato rivendicato dall’Isis poco dopo, ha provocato almeno 20 morti.

L’attacco sarebbe stato messo a punto per convincere Washington a non ritirare i propri soldati dal paese mediorientale, come annunciato invece dal presidente Donald Trump.

A Damasco, la capitale siriana, non risultano attacchi da ottobre 2017, quando 17 persone morirono in diversi attacchi nel quartiere di al-Midan.

Il regime di Assad, sostenuto da Russia e Iran oggi può vantare il pieno controllo sulla maggior parte del territorio siriano, mentre la tensione resta alta nella zona di Deir el Zor, dove è ancora presente l’Isis. 

Idlib è la roccaforte ancora nelle mani dei miliziani di al Nusra e dei ribelli appoggiati dalla Turchia, intorno alla quale è stata istituita da Ankara e Mosca una zona demilitarizzata; Afrin, nel nord ovest, rimane nelle mani dell’esercito turco e dei ribelli loro alleati; infine il Rojava, pari circa al 30 per cento della Siria, è sotto il controllo delle Forze democratiche siriane (FDS) curdo-arabe.

Leggi anche: Guerra in Siria: i curdi sono sempre più soli, ma la Turchia non li attaccherà
Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Esteri / Donald Trump vuole il controllo della Groenlandia e del Canale di Panama
Esteri / Paesi Bassi: 5 condannati per gli scontri di Amsterdam con i tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv
Esteri / Mi manda Donald Trump: ecco chi è Tilman Fertitta, nominato prossimo ambasciatore Usa in Italia
Esteri / Raid di Israele a Gaza City: ucciso un operatore della Protezione civile. Almeno 45.338 morti nella Striscia dal 7 ottobre 2023. Qatar: "I colloqui per la tregua continuano". Tel Aviv chiede una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu per condannare gli attacchi Houthi. Il ministro della Difesa Katz: "Prenderemo di mira i leader del gruppo in Yemen". Il governo Netanyahu ordina altri missili
Esteri / La battaglia dell’Antitrust a Google sul caso Chrome
Esteri / Guerra in Ucraina, Donald Trump: “Vladimir Putin vuole un incontro il prima possibile”. Ma Mosca frena
Esteri / Gaza: oltre 45.300 morti dal 7 ottobre 2023. Al-Jazeera: “Altre 14 vittime nei raid odierni di Israele". Israele, attentato contro un soldato a Gerusalemme: ferito l'aggressore. Libano: il premier Mikati visita le postazioni militari nel sud. Siria: il leader di Hts riceve a Damasco il ministro degli Esteri giordano Safadi