Il regime di Damasco rifiuta convogli umanitari non coordinati dall’Onu
A meno di 24 ore dall'inizio della tregua in Siria la Turchia ha già inviato 20 camion carichi di aiuti umanitari, ma il governo siriano si è opposto
La tregua in Siria non è iniziata da nemmeno 24 ore e già arrivano notizie di probabili violazioni. Secondo i media di stato il cessate il fuoco è stato violato almeno sette volte nei pressi di Aleppo e di Homs.
L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha invece riferito che le forze governative hanno bombardato due villaggi a sud di Aleppo e nella periferia di Damasco.
ll governo siriano intanto ha detto che respingerà ogni convoglio umanitario che non sia coordinato con le Nazioni Unite, in particolare quelli provenienti dalla Turchia. “La Repubblica araba siriana ha annunciato che impedirà che gli aiuti umanitari non coordinati con le Nazioni Unite entrino ad Aleppo”, ha riferito l’agenzia stampa governativa Sana.
Intanto venti convogli umanitari sono arrivati nel nord della Siria attraversando il confine turco nei pressi della città di Cilvegozu, 40 chilometri a ovest di Aleppo. Un funzionario turco ha detto che i convogli trasportavano cibo e farina.
La Turchia ha detto che vorrebbe inviare almeno trenta convogli pieni di cibo, vestiti e giocattoli nelle aree assediate di Aleppo entro poche ore.
Le Nazioni Unite hanno invece fatto sapere, tramite il portavoce Jens Laerke, che i convogli Onu non sono ancora entrati in territorio siriano dal momento che stanno aspettando che la tregua sia più stabile prima di inviare i propri aiuti. “Abbiamo bisogno di entrare in un ambiente che non rappresenti un pericolo mortale per le organizzazioni umanitarie”, ha proseguito.