Siria, le ong: “Bambino ucciso dai proiettili delle guardie di frontiera turche. Attraversava il confine con altri civili”
Siria, ong: “Bambino ucciso da proiettili guardie di frontiera della Turchia”
“Un bambino è stato ucciso dai proiettili sparati dalle guardie di frontiera della Turchia lungo il confine con la Siria”: a denunciarlo è l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, che aggiunge che nella stessa occasione una donna e un altro minorenne sono rimasti seriamente feriti. L’omicidio del bambino è avvenuto nel distretto di Atimah, a ovest di Idlib, nella zona di confine nel nord-ovest siriano. Un’area, questa, dove è molto forte l’influenza della Turchia guidata da Recep Tayyip Erdoğan, che da anni conduce delle operazione nei territori a maggioranza curda.
Secondo quanto dichiarato dalla ong, il bimbo sarebbe stato ucciso mentre tentava, con la madre e altri civili, di varcare illegalmente il confine con la Turchia per scappare dal conflitto in corso all’interno del suo distretto. Sempre secondo il resoconto dell’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, una volta che il bambino e gli altri civili si sono avvicinati al confine, i soldati di frontiera turchi hanno aperto il fuoco. Dal 2011 (anno dello scoppio della guerra) a oggi, la ong ha registrato 450 uccisioni di civili siriani da parte delle guardie della Turchia. Tra essi, ci sono anche 79 minorenni e 44 donne.
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