L’alpinista Simone Moro è pronto a scalare il Nanga Parbat per recuperare i corpi di Nardi e Ballard
51 anni, di Bergamo, Moro è uno dei più grandi alpinisti italiani
L’alpinista Simone Moro si è proposto di andare a recuperare i corpi di Daniele Nardi e Tom Ballard sul Nanga Parbat, come ha rivelato in un’intervista rilasciata al Corriere del Trentino.
Dei due alpinisti si erano perse le tracce lo scorso 24 febbraio, le loro sagome sono state individuate a 5.900 metri sulla montagna del Pakistan, ma il recupero dei corpi resta un’impresa quasi impossibile al momento.
Moro è in contatto con Alex Txikon, che ha capeggiato le operazioni di ricerca dei due alpinisti. “Confrontandomi con chi era impegnato, mi sono fatto l’idea che sia tecnicamente fattibile e quindi mi sto preparando per farmi trovare pronto nell’eventualità che si decida di procedere”, ha riferito l’alpinista.
A decidere su cosa fare, però, saranno le famiglie di Nardi e Ballard. Si è detto convinto che si sia trattato di un tragico incidente, Moro: “Ne ho parlato con Txikon e credo che di incidente si tratti, proprio mentre stavano posizionando delle corde fisse. Non è possibile capire se in una fase di discesa, dopo aver comunicato la loro posizione, piuttosto che il mattino seguente, all’inizio di una salita”.
Moro conosce bene il mostro del Nanga Parbat. Come ha riferito a mountainblog.it, è stato “sotto il Nanga Parbat in quattro spedizioni e ho visto ogni giorno le valanghe che cadevano sullo Sperone Mummery: fa paura. Ecco perché non l’ho mai provato”.
“Non è che io non abbia le capacità tecniche, ma essere travolto da una valanga è un prezzo troppo alto. Questo non significa che Daniele non sia un buon alpinista, ma lui e Tom hanno deciso di scalare una via consapevoli dell’alto rischio di morire. Sapevano che avrebbero fatto qualcosa che poteva essere mortale. Molto più che su altre vie”, ha detto ancora a mountainblog.it, quando ancora era acceso un barlume di speranza, spazzato via dalla cruda realtà.
Simone Moro, 51 anni, di Bergamo, è uno dei più grandi alpinisti viventi: detiene il record di maggior numero di ascensioni in prima invernale sugli ottomila metri con le scalate delle quattro vette. Nel 2005 ha scalato il Shisha Pangma, quattro anni dopo è toccato al Makalu, nel 2011 invece ha scalato il Gasherbrum II e nel 2016 il Nanga Parbat.