Il ministro giapponese in congedo paternità: un modello per i padri che lavorano
Shinjiro Koizumi vuole essere un modello per tutti i padri in un paese come il Giappone in cui il lavoro viene messo sempre al primo posto (tanto che di stakanovismo si muore)
Il ministro dell’Ambiente Shinjiro Koizumi è un esempio per i padri lavoratori in Giappone
Il ministro dell’ambiente giapponese Shinjiro Koizumi, 38 anni, figlio dell’ex primo ministro conservatore Junichiro, ha annunciato che si asterrà dal lavoro per prendersi cura del primo figlio. Shinjiro Koizumi vuole dare un esempio a tutti i padri e in un paese come il Giappone dove il lavoro è al primo posto (e di stakanovismo si muore) la sua decisione è vista come una rivoluzione.
Proprio ieri in Italia è stata annunciata la proposta di estendere il congedo parentale per i papà a 30 giorni. Il congedo di paternità del ministro giapponese è invece di appena due settimane, anche se in Giappone arriva fino a un anno (a reddito ridotto) sono pochissimi gli uomini che ne usufruiscono proprio per la paura delle conseguenze sul piano professionale.
Secondo i dati del governo giapponese, fino a marzo 2019 solo il 6 per cento degli uomini ha preso il congedo di paternità. Tra gli uomini che hanno usufruito del congedo, oltre il 70 per cento lo ha preso per meno di due settimane. Questi dati sono in contrasto con paesi come la Svezia, dove quasi il 90 per cento degli uomini prende il congedo di paternità.
Per spronare gli altri uomini a fare lo stesso, Shinjiro Koizumi ha così deciso di concedersi due settimane di stop da i suoi doveri di governo per dedicarsi al primo figlio avuto con la moglie Christel Takigawa, presentatrice televisiva molto conosciuta in Giappone.
La decisione del giovane ministro Koizumi ha dato nuova speranza al paese, soprattutto tra le donne che confidano in un cambiamento di mentalità tra i padri lavoratori.