Ad Atene la stretta del governo sui palazzi occupati che ospitano migranti e rifugiati
Quattro palazzi sono stati sgomberati, e circa cento migranti sono stati arrestati, nel corso di un blitz delle forze dell'ordine nel quartiere anarchico di Exarchia
Atene, sgomberati ad Exarchia quattro palazzi che ospitano migranti e rifugiati
Fuori dal palazzo Notara 26, ad Exarchia ad Atene, sono appesi due striscioni. Sul primo si legge: “no pasaran”, non passeranno. Il riferimento è alle forze dell’ordine e la frase si ascolta spesso per le strade del noto quartiere anarchico, considerato dagli anni Settanta il fulcro dei movimenti della sinistra e diventato il teatro delle manifestazioni che hanno attraversato la città negli anni difficili della crisi economica. Sul secondo pezzo di lenzuolo, attaccato alle finestre dello stabile, c’è scritto: “la solidarietà vincerà”.
Notara 26 è un edificio autogestito: occupato stabilmente dal settembre 2015, negli anni ha ospitato più di novemila migranti. Non è il solo perché, di fronte al dramma dei rifugiati scoppiato quattro anni fa, il movimento anarchico di Exarchia, vedendo una risposta debole da parte dello Stato, ha trasformato immobili in disuso in spazi di accoglienza. Una rete solidale, come sottolineato dal The Guardian, in grado di costituire un’alternativa praticabile ai centri istituzionali, le cui condizioni sono state a più riprese criticate dagli osservatori internazionali.
Spirou Trikoupi 17, dove nelle ultime settimane vivevano famiglie di migranti e rifugiati, è uno dei quattro palazzi che ieri, lunedì 26 agosto, è stato sgomberato nel corso di un blitz, iniziato all’alba, cui hanno preso parte membri delle squadre antisommossa del MAT, la polizia antiterrorismo (OPKE) e i soldati del DIAS. Secondo quanto riportato dall’agenzia stampa statale Amna, al termine dell’operazione cento migranti sono stati arrestati e fatti salire su bus militari.
La promessa di ristabilire “ordine e sicurezza” è stata uno dei temi identificativi del partito conservatore Nea Demokratia, il vincitore delle elezioni dello scorso luglio. Kyriakos Mitsotakism, il nuovo primo ministro greco, aveva annunciato che la polizia avrebbe iniziato a entrare regolarmente ad Exarchia. Un programma, quello del premier, condiviso da Costas Bakoyannis, nominato sindaco di Atene nelle ultime amministrative. Il primo cittadino, che inaugura il mandato a settembre, ha criticato il precedente governo, accusandolo di essersi mostrato “tollerante” nei confronti dei gruppi anarchici presenti in città.
L’8 agosto è stato annunciato un piano di sgomberi che riguarda 23 palazzi occupati da anarchici e migranti ad Exarchia. Se dovesse essere integralmente attuato, scrive il The Guardian, rischia di mettere fine a un’informale rete di accoglienza che, ad oggi, ospita almeno mille persone.