I separatisti filorussi propongono l’abolizione dell’Ucraina
L'idea è arrivata dal leader della regione di Donetsk, definito “burattino della Russia” dal presidente ucraino Poroshenko
Alexander Zakharchenko, leader ribelle filorusso della regione separatista di Donetsk, nell’Ucraina orientale, ha proposto di abolire l’Ucraina e creare un nuovo stato al suo posto, mettendo così a rischio il processo di pace in corso tramite gli accordi di Minsk.
Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha respinto l’idea, descrivendo Zakharchenko, leader dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, come un burattino della Russia.
I funzionari ucraini sostengono che la Russia abbia voluto dimostrare al mondo e specialmente agli Stati Uniti di poter mantenere la crisi in uno stato sospeso e di poterla acuire o risolvere a piacere.
Al G20 di Amburgo, l’amministrazione statunitense ha nominato un nuovo inviato per l’Ucraina, una mossa apprezzata dal Cremlino e ora Mosca e Washington potrebbero cominciare dei seri negoziati a riguardo.
Zakharchenko ha proposto di fare della città ribelle di Donetsk la capitale dello stato federato di Malorossiya, letteralmente “piccola Russia”. Questo termine era usato per indicare l’Ucraina moderna quando il paese faceva ancora parte dell’impero russo ed oggi molti ucraini lo considerano offensivo.
“Stiamo proponendo a Kiev una via pacifica alla fine della guerra, questa è la nostra ultima proposta”, ha dichiarato Zakharchenko. Il nuovo stato sarebbe federale, con regioni dotate di grande autonomia.
Zakharchenko ha affermato che la sua proposta è sostenuta dai delegati di diverse regioni ucraine, anche se un portavoce della vicina autoproclamata Repubblica popolare di Luhansk, un’altra regione ucraina ribelle ha dichiarato di non essere a conoscenza dell’iniziativa.
Yevhen Marchuk, rappresentante dell’Ucraina nei negoziati sull’attuazione degli accordi di pace di Minsk, ha dichiarato che la proposta di Zakharchenko complica i negoziati e sospetta che altro non sia se non un tentativo russo di sabotare il processo di pace.
La Francia, che insieme alla Germania è coinvolta nel tentativo di risolvere la crisi in Europa orientale, ha condannato l’idea e ha chiesto alla Russia di fare di più per impedire un’ulteriore escalation nella regione. Anche una portavoce del governo tedesco ha criticato la proposta, definendola totalmente inaccettabile.
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