Macron ha siglato accordi commerciali col Senegal per 170 milioni di euro
La visita del presidente francese in Senegal è stata anche l'occasione per discutere di programmi internazionali per l'istruzione nel paese africano
Venerdì 2 febbraio il presidente del Senegal Macky Sall ha incontrato a Dakar il suo omologo francese Emmanuel Macron. Nel corso di questo incontro, sono stati firmati diversi accordi commerciali per un valore complessivo di 170 milioni di euro.
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Macron e Sall hanno discusso anche della forza militare congiunta dell’organizzazione G5 Sahel, che comprende Mauritania, Mali, Burkina Faso, Niger e Ciad, e di come il Senegal possa collaborare alla lotta al terrorismo.
Nel pomeriggio, Macron ha preso parte ad una conferenza internazionale sull’istruzione che si è svolta nella capitale senegalese. La conferenza, alla quale ha partecipato anche il presidente della Banca mondiale Jim Yong Kim, ha l’obiettivo di raccogliere fondi destinati a progetti per l’educazione, secondo le linee guida del programma Global Partnerhip for Education (GPE).
In apertura della conferenza, il ministro della Pubblica istruzione del Senegal, Serigne Mbaye Thiam, ha affermato che il paese africano ha ricevuto in totale 128 milioni di dollari (circa 102 milioni di euro) dal GPE.
“Questa somma ha contribuito a costruire infrastrutture scolastiche e migliorare la qualità dell’insegnamento”, ha detto Thiam.
“In Senegal – ha aggiunto il ministro – la quota del budget destinato all’istruzione è aumentata dal 21,4 per cento nel 2012 a più del 25 per cento nel 2017. Purtroppo però l’87 per cento di questo denaro viene ancora speso per gli stipendi e questo lascia poco spazio agli investimenti nelle infrastrutture”.
In serata, Macron incontrerà presso l’ambasciata francese anche la pop star Rihanna, che nei giorni scorsi aveva annunciato di voler sollecitare lo stesso Macron a dare il buon esempio aumentando il contributo francese all’istruzione internazionale, e portandolo alla cifra di 300 milioni di euro.
Proprio la presenza della 29enne cantante delle Barbados ha scatenato le proteste di un’associazione chiamata “No alla Massoneria e all’omosessualità”, che riunisce diversi gruppi islamici del paese.
Rihanna è stata definita dall’associazione “persona non grata”, in quanto “portatrice di pericoli socio-culturali”.
Secondo i responsabili dell’organizzazione, “il viaggio di Rihanna è stato orchestrato in complicità con il governo per realizzare un programma educativo che mira a rendere le future generazioni dei fedeli seguaci di Satana. Inoltre, il suo arrivo coincide stranamente con la data originariamente prevista per il raduno del Rencontres Humanistes et Fraternelles Africaines et Malgache (Rehfram), un’organizzazione massonica internazionale”.
Nonostante questo, l’incontro di stasera tra la pop star e Macron è confermato. I due si erano già incontrati lo scorso giugno all’Eliseo per discutere di programmi finalizzati all’istruzione.
Domani il presidente francese concluderà il suo viaggio nella città di Saint-Louis, ex capitale coloniale del paese africano, dove intende pronunciare un discorso sul problema della lotta all’erosione costiera e al riscaldamento globale.