Si mette un pitone al collo per fare un selfie: l’animale tenta di strangolarlo
Momenti di tensione per una guardia forestale indiana che stava per essere soffocata da un pitone mentre tentava di scattarsi un selfie con l'enorme animale al collo
Momenti di tensione per una guardia forestale indiana che stava per essere soffocata da un pitone mentre tentava di scattarsi un selfie con l’enorme animale al collo.
Sanjay Dutta, questo il nome dell’ufficiale forestale, il 17 giugno 2018 era stato chiamato a gran voce dagli abitanti di una cittadina nel Bengala occidentale che avevano visto un pitone di 40 chili mentre era intento a ingoiare una capra.
Dopo aver salvato la capra, invece di rinchiudere il pitone, Dutta ha pensato bene di avvolgerselo intorno al collo per posare per un selfie con gli abitanti del villaggio.
Ma presto intorno al ranger è cominciato a diffondersi il panico.
Il pitone gigante, infatti, ha cominciato a stringere il collo di Dutta, che ha dovuto lottare non poco per liberarsi dalla morsa dell’animale, evitando che lo strangolasse.
Dutta, una volta scampato il pericolo, si è allontanato con il collo arrossato e alquanto spaventato.
Il pitone indiano è una specie non velenosa, ma può uccidere rapidamente la preda costringendo il flusso di sangue e può crescere fino ad arrivare alla lunghezza di 10 metri.
Il dipartimento forestale del Bengala Occidentale ha aperto un’inchiesta ufficiale sulla condotta del ranger e sulla violazione dei protocolli di sicurezza.
Dutta si è difeso e ha detto che voleva solo salvare il rettile dagli abitanti del villaggio che si stavano preparando a prenderlo a bastonate per ucciderlo.
“Il mio primo istinto è stato quello di salvare il serpente, l’ho portato sulle mie spalle e gli ho tenuto bene la bocca”, ha detto Dutta all’AFP.
Quando il pitone ha cominciato a stringere la presa, “non ho avuto paura nemmeno per un momento, perché se mi fossi fatto prendere dal panico, sarebbe potuto essere fatale”, ha raccontato la guardia forestale.
Dutta ha anche aggiunto di non avere con sé nessun borsone o gabbia per chiudere e trasportare il serpente, ed ha quindi dovuto portarlo nella sua auto per poi liberarlo in natura in un luogo isolato.