Niente sedute dallo psichiatra a causa del Coronavirus: ragazza di 19 anni si toglie la vita
Una ragazza inglese di 19 anni si è tolta la vita a causa della pandemia di Covid-19. Georgia Gallaway, questo il nome della giovane, soffriva di problemi di salute mentale da diversi anni, e non ha retto all’annullamento forzato (causa Coronavirus) degli incontri dal vivo con il proprio psichiatra. Gli incontri sono stati infatti sostituiti con quelli telefonici. Dall’altra parte della cornetta però non c’era il suo psichiatra, ma uno “sconosciuto”. Questo cambiamento, secondo quanto riferito dalla madre della ragazza, Sophie Alway, ha generato una spirale discendente che ha portato Georgia a togliersi la vita lo scorso luglio.
“C’è stato pochissimo aiuto e, a causa del lockdown, qualsiasi aiuto ha ottenuto è stato per telefono. Come molti adolescenti, Georgia ha faticato moltissimo a parlare, figuriamoci al telefono con uno sconosciuto che non poteva vedere. Era così delusa – ha raccontato la donna al Sun -. Non incolpo nessuno, ma è stato un fallimento del sistema. Le cose devono cambiare e la vita dei nostri figli è importante”. Sophie, 38 anni, ha poi aggiunto: “Voglio costruire un enorme sistema di supporto in modo che i bambini abbiano sempre qualcuno a cui rivolgersi. Non voglio che altri giovani si sentano così tristi e soli da pensare che il suicidio sia la loro migliore o unica opzione”.
“Georgia era la persona più divertente che potresti incontrare, faceva costantemente piccoli balli e cercava sempre di far ridere la gente, così tante persone si sono fatte avanti da quando è morta per dirmi come li ha aiutati nei momenti difficili – ha aggiunto -. Ma non si è mai veramente confidata con nessuno dei suoi, pensava che ci fosse qualcosa che non andava in lei. Non sentiva che i suoi problemi erano ‘abbastanza gravi’ per parlarne con qualcuno, e si arrabbiava con se stessa per come si sentiva”.