Se Washington spia Berlino
La presunta attività di spionaggio della NSA in Europa infiamma la campagna elettorale Tedesca
La questione statunitense sulla protezione dei dati e sull’operazione di spionaggio dell’NSA sta infiammando anche il dibattito politico tedesco, a poco più di 2 mesi dalle elezioni federali che si terranno il 22 settembre.
Lo riporta l’ “Associated Press”, citando le parole del candidato del centro-sinistra, Peer Steinbrieck, sull’atteggiamento di Angela Merkel in materia di dati personali. Il leader ha accusato la cancelliera di aver ignorato la questione, violando così il giuramento ufficiale in cui prometteva di preservare i cittadini da possibili danni.
Juergen Trittin, capo dell’opposizione, ha fatto riferimento al famoso esempio delle tre scimmie: “Non vedo. Non sento. Non parlo”. Il suo partito (Green Party) ha appoggiato l’istanza di asilo di Snowden, mentre il governo Merkel ha rigettato la richiesta.
L’opposizione non si è lasciata sfuggire questo possibile passo falso della cancelliera sperando di minare quella che sembra una facile scalata al terzo mandato. Da un sondaggio, condotto da “Forschungsgruppe Wahlen” per la rete televisiva ZDF tra il 9 e l’11 luglio, è emerso che il 62% dei cittadini sosterrebbe la Merkel alle elezioni mentre solo il 29% è a favore di Steinbrieck. Ma lo stesso sondaggio ha messo in luce che il 79% dei cittadini pensa che il governo tedesco fosse a conoscenza dello spionaggio sui dati dei cittadini. Il campione esaminato è di 1.338 persone e il margine di errore è di circa 3 punti percentuali.
Intanto la premier tedesca ha inviato il Ministro dell’Interno, Hans-Peter Friedrich, a Washington per fare luce sulla questione. Al suo rientro il ministro ha affermato che l’operazione della NSA era “mirata a contrastare atti di terrorismo” e che essa ha contribuito a sventare 5 attacchi in Germania.
Domenica sera, in un’intervista televisiva, la Merkel si è espressa sulla questione, con un approccio tranquillo e l’uso di linguaggio specifico. Ha richiamato le norme sulla protezione dei dati in Europa e nel mondo, e ha detto che la Germania aspetta adesso dagli Stati Uniti un “chiaro impegno a rispettare la legge tedesca nel territorio tedesco”. La visita di Friedrich rappresenterebbe solo un primo passo.
Gli europei sono furiosi. Rivelazioni che l’agenzia di intelligence US National Security Agency (NSA) ha preso di mira l’Unione europea e suoi diversi paesi membri tramite attività di spionaggio, hanno portato a reazioni di rabbia da diversi alti politici tedeschi UE. Alcuni hanno addirittura chiesto una sospensione dei colloqui per l’accordo di libero scambio transatlantica.