I ribelli occupano le scuole della Repubblica Centrafricana
Secondo una ong, le milizie dei Séléka e della fazione opposta Anti-Balaka starebbero occupando le scuole della Repubblica cacciando insegnanti e alunni
Nella Repubblica Centrafricana gruppi armati avrebbero attaccato diverse scuole e le avrebbero usate come basi operative, secondo quanto riferisce un gruppo di emittenti umanitari internazionali.
Un rapporto del Watchlist on Children and Armed Conflict – un insieme di organizzazioni non governative impegnate a garantire i diritti dell’infanzia durante i conflitti armati – datato 10 settembre 2015, ha riferito che i ribelli musulmani della fazione ribelle Seleka e i miliziani cristiani dell’Anti-Balaka – opposti ai Seleka – si sarebbero impossessati di edifici scolastici, nei quali avrebbero terrorizzato insegnati e studenti oltre ad aver rubato loro cibo, libri e materiali didattici.
Migliaia di cittadini della Repubblica Centrafricana sono morti e più di 800mila sono sfollati da quando i ribelli musulmani di Seleka sono arrivati al potere nel 2013, in un Paese a maggioranza cattolica.
Watchlist ha condotto una ricerca statistica in quattro aree della Repubblica Centrafricana per stabilire il numero di attacchi alle scuole del Paese, intervistando 178 persone tra cui 22 studenti e 57 dipendenti di scuole.
Secondo questa ricerca, circa il 30 per cento di 335 scuole sono state attaccate tra il 2012 e l’aprile del 2015.
Janine Morna, una ricercatrice del Watchlist, ha lanciato un appello alle forze internazionali di pace, le quali a suo parere dovrebbero iniziare a proteggere il diritto all’educazione dei bambini, violato costantemente dalle occupazioni militari nelle scuole.
Nel Paese le scuole aperte sarebbero tra il 78 e l’88 per cento del totale, ma la frequenza sarebbe bassa e incostante per paura di attacchi.