Scontri a Parigi nel nome di Théo, arrestati 13 manifestanti
Dopo l'aggressione del giovane di colore ad opera della polizia, la protesta si sposta dalle banlieue al centro della capitale. In corteo anche l'ex calciatore Thuram
Resta alta la tensione a Parigi dopo l’aggressione subita da Théo, il giovane di colore picchiato da quattro poliziotti il 3 febbraio in un sobborgo della capitale, durante un controllo notturno. Dopo oltre una settimana di tafferugli tra manifestanti e agenti, avvenuti nelle banlieue parigine, stavolta teatro degli scontri è stata la zona centrale della metropoli.
La sera del 18 febbraio, a margine delle manifestazioni organizzate in risposta all’appello delle associazioni anti-razziste e dei sindacati contro i metodi usati della polizia, si sono affrontati gruppi di dimostranti e forze dell’ordine. Secondo fonti della polizia, gli agenti hanno semplicemente risposto al lancio di pietre e oggetti vari con i lacrimogeni. Due di loro sarebbero rimasti leggermente feriti. Gran parte degli scontri è avvenuta vicino a place de la Republique, dove tra gli oltre duemila manifestanti sarono state fermate 13 persone.
Iniziative di protesta si sono svolte anche a Nizza, Montpellier e Digione. Tra gli slogan urlati dai manifestanti: “non dimentichiamo, non perdoniamo”, “polizia ovunque, giustizia in nessun luogo”, “disarmiamo la polizia”. Nel corteo c’erano anche il candidato di estrema sinistra alle presidenziali, Jean-Luc Melenchon, e l’ex calciatore campione del mondo nel 1998, Lilian Thuram.
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