Un team di scienziati ha scoperto un modo per imparare senza studiare
La rivista Frontiers in Human Neuroscience ha pubblicato uno studio sulla possibilità di migliorare l'apprendimento attraverso la stimolazione elettrica del cervello
Il dottor Matthew Phillips e il suo team di ricercatori presso
i laboratori scientifici HRL di Malibu, California, hanno pubblicato sul numero
di febbraio 2016 della rivista Frontiers in Human Neuroscience uno
studio sulla possibilità concreta di migliorare artificialmente l’apprendimento di nuove conoscenze.
Attraverso un metodo denominato “stimolazione transcranica a
corrente continua” (tDCS), il team sarebbe stato in grado di migliorare l’apprendimento
di alcuni volontari sottoposti ai test, riuscendo di fatto ad aumentare il
grado di preparazione su alcune materie tramite una sorta di “cappello a
elettrodi”.
“Abbiamo misurato i processi di attività cerebrale di
sei piloti commerciali e militari, e poi abbiamo ‘trasmesso’ questi processi a
soggetti non esperti di volo mentre imparavano a pilotare un aereo tramite un
simulatore di volo realistico”.
Lo studio ha evidenziato che i soggetti che avevano ricevuto
la stimolazione cerebrale tramite elettrodi applicati alla testa ottenevano
miglioramenti nelle loro abilità come piloti. In particolare, coloro che avevano
ricevuto la stimolazione hanno avuto risultati migliori del 33 per cento rispetto
a chi aveva assunto un placebo.
Già in passato alcune ricerche avevano dimostrato che questo
tipo di stimolazione può aiutare le vittime di ictus a recuperare più
rapidamente e a stimolare la creatività di una persona sana, ma lo studio di HRL è
uno dei primi a dimostrare che la tDCS è efficace anche per accelerare
l’apprendimento pratico.
Secondo il dottor Philips, che ha coordinato gli
esperimenti, “probabilmente vedremo queste tecnologie diventare di routine negli
ambienti di formazione e nelle aule scolastiche. La stimolazione cerebrale
potrebbe essere implementata per essere utilizzata nelle scuole guida, nella
preparazione ai test di ammissione alle università o nell’apprendimento delle
lingue”.
Continua Philips: “Quando si impara qualcosa, il cervello
cambia fisicamente. Le connessioni vengono realizzate e rafforzate in un
processo chiamato neuroplasticità. Alcune funzioni del cervello, come il
linguaggio e la memoria, si trovano in regioni molto specifiche del cervello, delle
dimensioni del vostro mignolo”.