Scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina: liberi oltre cento combattenti Azov
Nelle ultime ore di escalation è avvenuto uno scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina. Liberati 215 prigionieri ucraini in cambio del politico e oligarca ucraino e filorusso Viktor Medvedchuk e di 55 militari delle forze armate russe o delle forze separatiste del Donbass. Finita la prigionia anche per alcuni foreign fighters occidentali detenuti dai separatisti filorussi. La restituzione di Medvedchuk era stato proposta sin da aprile, come moneta di scambio i russi avevano i 188 ucraini che avevano combattuto per difendere l’acciaieria Azovstal e Marioupol. A maggio Zelensky diceva che la loro restituzione era un requisito importante per intavolare negoziati di pace.
Tra i prigionieri ucraini sono 108 i combattenti del battaglione Azov che ritroveranno le loro famiglie. Il presidente ucraino Zelensky li ha ringraziati “Eroi dell’Ucraina. Eroe Denys Prokopenko. Eroe Lev Pashko”. Questi ultimi sono due comandanti del discusso battaglione di estrema destra. “I cinque comandanti Azov rilasciati verranno trasferiti in Turchia in confortevoli condizioni fino alla fine della guerra” ha annunciato Zelensky ringraziando il presidente turco Erdogan. Ha ribadito inoltre l’intento diplomatico dello scambio, sopratutto verso i suoi alleati “Liberati 10 cittadini stranieri (cinque britannici, due americani tre di Svezia, Marocco e Croazia ndr) dalla prigionia russa in segno di gratitudine per il loro aiuto al nostro Stato. Torneranno a casa grazie alla mediazione dell’Arabia Saudita”. I ringraziamenti per bin Salman sono arrivati anche da Stati Uniti e Gran Bretagna.