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Home » Esteri

La figlia di Saddam Hussein ha pubblicato l’ultimo messaggio del padre prima di morire

Immagine di copertina
Saddam Hussein

Il dittatore iracheno venne condannato e ucciso nel 2006

Raghad Hussein, figlia dell’ex presidente dell’Iraq, Saddam Hussein, ha pubblicato sul suo profilo Twitter le ultime parole pronunciate dal padre per il popolo iracheno, quattro giorni prima della sua esecuzione avvenuta il 30 dicembre 2006. La donna, che vive in Germania da quando gli Stati Uniti sono entrati nel suo Paese, lo ha fatto in occasione del 12esimo anniversario della morte del dittatore. A riportare la notizia è stata Al Jazeera.

Il messaggio di Saddam Hussein prima di morire

“Oh popolo onesto, affido te e la mia anima al Signore misericordioso, che non delude mai il credente sincero… Dio è grande”. Questi gli ultimi pensieri espressi, secondo Raghad, dal politico iracheno. Parole che portano anche una firma ben chiara: “Saddam Hussein, il presidente della Repubblica e il comandante in capo delle Forze armate”.

L’ex militare è stato condannato a morte per impiccagione il primo giorno di “Id al-adha”, per ordine dell’allora primo ministro Nouri al-Maliki, che aveva insistito affinché l’esecuzione fosse eseguita in quel particolare giorno.

Nei primi giorni di gennaio 2019, Raghad Hussein ha anche pubblicato una registrazione vocale in cui invita gli iracheni a superare le barriere psicologiche che hanno subito dopo l’invasione statunitense del 2003 nel Paese.

“Spero, cari iracheni, che la nostra visione di un Iraq più sicuro e stabile si espanderà”, ha dichiarato la donna. Ha anche sostenuto che la conduzione del Paese da parte del padre è stata influenzata dal fatto che lui fosse il vero protettore del mondo arabo “dalle ambizioni espansionistiche iraniane”.

Cos’è l'”Id al-adha”

Saddam Hussein è stato ucciso nel primo giorno dell'”Id al-adha”, la festa celebrata ogni anno nel mese lunare di Dhū l Ḥijja, durante il quale avviene un pellegrinaggio canonico. I festeggiamenti durano quattro giorni nel corso dei quali è vietato qualsiasi tipo di ascesi e di digiuno, in quanto il periodo è dedicato “alla letizia”.

Per l’occasione i musulmani sacrificano, come fece Abramo, un animale che sia un ovino, un bovino o un camelide. L’animale, integro e adulto, viene rigorosamente sgozzato da un uomo che deve possedere la purità legale e pronunciare la formula: “Nel nome di Dio! Dio è il più grande”.

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