Trump: “Le azioni di Flynn durante la transizione erano legali”
Il presidente Usa ha detto di non avere nulla da nascondere, dopo che il suo ex consigliere per la sicurezza nazionale ha confessato di aver reso dichiarazioni false sui suoi contatti con la Russia
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è intervenuto per la prima volta sul Russiagate dopo che il suo ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn ha confessato di aver reso dichiarazioni false sui suoi contatti con la Russia. Trump ha detto che le azioni di Flynn come membro del suo team per la transizione alla guida degli Usa “erano legali”.
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Il generale in pensione Michael Flynn, fino a pochi mesi fa uno degli uomini più fidati del presidente statunitense, negli scorsi giorni si è dichiarato colpevole di aver mentito all’FBI, dopo essere stato formalmente accusato di aver reso dichiarazioni false sui suoi contatti con la Russia in vista delle elezioni presidenziali statunitensi del 2016.
Flynn ha ammesso di aver fatto consapevolmente “affermazioni false, fittizie e fraudolente” e si è detto pronto a collaborare con i magistrati. Le accuse rientrano nel contesto delle indagini sul Russiagate, guidate dal procuratore speciale Robert Mueller.
Sabato 2 dicembre, il presidente Trump ha scritto su Twitter: “Ho dovuto licenziare il generale Flynn perché ha mentito al vicepresidente e all’Fbi. Lui si è detto colpevole di quelle bugie. È un peccato perché le sue azioni durante il periodo di transizione sono state legali. Non c’era nulla da nascondere”.
I had to fire General Flynn because he lied to the Vice President and the FBI. He has pled guilty to those lies. It is a shame because his actions during the transition were lawful. There was nothing to hide!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 2 dicembre 2017
Michael Flynn era stato licenziato lo scorso febbraio per aver mentito riguardo un incontro svoltosi lo scorso anno con l’ex ambasciatore russo a Washington Sergey Kislyak.
Flynn, generale in pensione, è stato travolto dalle critiche dopo che è emerso che aveva discusso con l’ambasciatore russo a Washington delle sanzioni a Mosca, e precisamente della possibilità di rivederle, prima ancora dell’insediamento del nuovo inquilino della Casa Bianca, quindi da privato cittadino e commettendo un illecito, senza poi riferirne integralmente all’amministrazione.
Negando che Flynn abbia agito illegalmente durante la transizione, Trump sembra ammettere che sapeva che l’ex generale aveva mentito all’Fbi prima di averlo licenziato a febbraio. Questo contraddice la versione fornita dal presidente all’epoca.
Secondo molte organizzazioni statunitensi citate dalla Bbc, il funzionario che ora si trova ad essere maggiormente coinvolto nel Russiagate è Jared Kushner, genero di Trump e suo consigliere, che durante