Russia, la minaccia atomica spaventa le élite militari di Mosca: “Pronti a rovesciare Putin”
Russia, la minaccia atomica spaventa le élite militari di Mosca: “Pronti a rovesciare Putin”
Con la Russia costretta a fare i conti con l’umiliazione subita sul campo nell’ambito della controffensiva ucraina e con le conseguenze delle sanzioni che stanno mettendo in ginocchio l’economia del Paese – sempre più isolato e con sempre meno alleati internazionali – Vladimir Putin si sente messo all’angolo e non è un caso che proprio in questi giorni sia tornato ad agitare lo spettro della minaccia atomica nel conflitto. Una mossa estrema che da un lato ha posto l’Occidente di fronte alla necessità di muoversi con maggiore cautela, ma che dall’altro agita anche la Russia stessa, che potrebbe subire in prima persona, sul suo territorio, una controrisposta da parte degli alleati.
Per questo motivo lo “Zar” starebbe perdendo sempre maggiori consensi in patria: secondo alcuni analisti starebbe addirittura sorgendo un movimento di opinione al lavoro per destituirlo. Il Daily Mail, menzionando un esperto delle strategie di guerra di Mosca, riporta come l’élite militare dello Zar starebbe pensando al colpo di Stato per impedire che si arrivi a quello che viene considerato “un punto di non ritorno” per il mondo e per la Russia, vale a dire l’uso dell’arma atomica. “Di fronte all’incoscienza di Putin e alla necessità di impedire l’uso di armi nucleare – spiega un altro analista al Mirror – è molto probabile che i militari organizzino in golpe per deporlo”.
In una recente intervista a Repubblica, Abbas Galljamov, ghostwriter di Putin che per anni ha scritto i discorsi del presidente russo, ha dato manforte a questa ipotesi: “Se mai Putin decidesse di sferrare un attacco nucleare, vorrebbe dire che è stato totalmente sconfitto sul piano delle armi convenzionali e che ha perso ogni legittimazione agli occhi degli ufficiali dell’esercito. Che a questo punto potrebbero rifiutarsi di eseguire i suoi comandi. E il rifiuto sarebbe un golpe”. Sarebbe addirittura già pronto il nome del sostituto al Cremlino: Evgeny Viktorovich Prigozhin, fondatore del battaglione Wagner. Tra i cospirazionisti la sua figura, insieme a quella del leader ceceno Ramzan Kadyrov, sono viste come potenzialmente in grado di rovesciare il governo di Mosca: entrambi starebbero già tramando per destituire il ministro della Difesa Serghej Shojgu.